(Rinnovabili.it) – Il primato nazionale ce l’ha per la forma: è la prima casa passiva circolare di tutta la Svezia. Villa Circuitus, firmata da Nina Sandahl, Simone Kreutzer e Tommy Wesslund di SAJT Arkitekstudio, riesce a produrre tutta l’energia di cui ha bisogno grazie ai moduli fotovoltaici integrati nella balconata che circonda tutta l’abitazione all’altezza del secondo piano.
Nonostante il clima freddo e con poche ore di illuminazione naturale, il balcone solare riesce a soddisfare il fabbisogno energetico della struttura, che si estende su quasi 180 mq. Infatti Villa Circuitus è disegnata per rispondere agli standard di casa passiva.
La forma rotonda ha la funzione di ridurre al minimo la superficie esposta verso nord. Questo design, abbinato a finestre che riescono a raggiungere standard doppi rispetto agli infissi tradizionali per quanto riguarda l’efficienza termica, contribuisce a minimizzare la dissipazione di calore. In questo modo Villa Circuitus riesce a mantenersi calda anche durante i freddi inverni svedesi. Per mantenere stabile la temperatura interna viene impiegata anche una pompa di calore.
L’esterno è quasi completamente rivestito in legno sostenibile Kebony. La scelta è ricaduta su questo prodotto principalmente per due motivi. Da un lato la vicinanza: è prodotto in Norvegia e permette di tagliare le emissioni di CO2 sostituendo il legno locale alle essenze tropicali tradizionalmente usate. Inoltre il legno subisce un trattamento completamente naturale grazie al ricorso ad un sottoprodotto dell’industria dello zucchero. La maggior parte dei materiali impiegati per l’isolamento dell’edificio è stato riciclato.
“Abbiamo una passione per disegnare case sostenibili – spiega Simone Kreutzer – Perciò avevamo la necessità di assicurarci che ogni elemento della casa provenisse da fonti gestite in modo sostenibile. La balconata solare, l’isolamento riciclato e la schermatura con legno Kebony sono tutti elementi che contribuiscono a realizzare la nostra visione di una casa ecologica davvero sostenibile”.