La tecnologia brevettata dalla Toyota e da 8 imprese di demolizione consentirebbe di recuperare il rame presente nei cablaggi delle auto a fine vita per impiegarlo nei veicoli di nuova costruzione
Attraverso un metodo di selezione meccanica brevettato dal team giapponese, invece, è possibile separare in maniera ottimale i materiali ed evitare la contaminazione di impurità che renderebbero difficile il riciclo di questo metallo prezioso. La collaborazione tra i vari partners è iniziata nel 2010 e ha introdotto alcune novità nei vari settori della filiera del riciclo delle auto a fine vita, compresa l’introduzione di specifici requisiti di qualità per le fasi di pre-processamento che avrebbero dovuto seguire i demolitori; nel 2013, poi, è iniziata una produzione sperimentale di rame riciclato che, una volta testatane la qualità, è stato introdotto nella linea di produzione dei cablaggi da impiegare nei veicoli di nuova costruzione. Oggi si è arrivati a una produzione stabile di rame riciclato di buona qualità, un risultato che secondo la squadra potrà incrementarsi ulteriormente nei prossimi anni, consentendo un effettivo risparmio di risorse.
Si tratta di un esempio che vede coinvolti sia gli attori che operano nella produzione dei componenti auto sia quelli che invece si occupano della demolizione, due settori il cui dialogo è cruciale per l’ottenimento di un ottimo riciclo delle auto a fine vita. Toyota ha dichiarato di voler continuare a migliorare la tecnologia, riducendo i costi e ampliando gli sforzi di collaborazione e punterà ora a sensibilizzare anche i responsabili politici.