Non servono i raggi UV per attivare il processo chimico che fa sì che questo isolante fotocatalitico purifichi l'aria eliminando i batteri
Abbiamo ormai imparato a conoscere i materiali fotocatalitici come parte dell’architettura contemporanea e dell’arredo urbano più innovativo. Nonostante le molteplici possibilità di questi elementi, una caratteristica unica non può mancare per far si che il processo di purificazione si attivi: i raggi solari UV.
Rielaborando un particolare materiale pensato per l’industria alimentare, la giapponese ShowaDenko (SDK) è riuscita a produrre un pannello isolante capace di attivare le proprie caratteristiche fotocatalitiche ed antibatteriche anche in presenza della sola luce artificiale degli interni, compresi i led ed i dispositivi fluorescenti.
Il rivestimento Lumi-Resh è dotato di una particolare struttura chimica fotosensibile che gli consente di catalizzare il vapore acqueo e l’ossigeno contenuti nell’aria, per generare ossigeno attivo capace di eliminare i batteri presenti sulla superficie del materiale.
La fotocatalisi è un fenomeno naturale ed abbastanza semplice, in cui una sostanza definita fotocatalizzatore, modifica la velocità di una reazione chimica attraverso l’azione della luce. Il processo in questo modo innescato, permette di accelerare il fenomeno dell’ossidazione favorendo così la decomposizione degli agenti inquinanti. Mentre tradizionalmente il processo è attivato dai raggi UV e da un fotocatalizzatore come il Biossido di Titanio (TiO2), in questo caso l’azione è svolta dal rivestimento Lumi-Resh.
Questo materiale isolante fotocatalitico è già stato testato sul campo in molte strutture pubbliche, come ospedali ed aeroporti, dove l’igiene è particolarmente importante, ottenendo ottimi risultati.
