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L’Arcology Tower, il quartiere verticale di Hong Kong

I tre grattacieli sono un complesso autosufficiente grazie a piani dedicati alla coltivazione, tetti verdi, wintergarden per il raffrescamento, geotermia, recupero dell’acqua piovana

L’Arcology Tower, il quartiere verticale di Hong Kong

 

(Rinnovabili.it) – Hong Kong, con i suoi 6.390 abitanti per kmq, è una delle zone a più alta densità abitativa del mondo. Film, documentari e Lonely Planet ci hanno abituato a pensare a questa città affacciata sul mar Cinese Meridionale principalmente attraverso il suo skyline, che ha ben poco da invidiare alla scintillante Manhattan. Se grattacielo dev’essere, lo studio Weston Williamson + partners ha deciso di fare le cose in grande e ha realizzato un vero e proprio quartiere verticale, autosufficiente e integrato nel tessuto urbano: l’Arcology Tower.

 

L’Arcology Tower, il quartiere verticale di Hong Kong

 

Spazi verdi e geotermia per il quartiere verticale

L’Arcology Tower, il quartiere verticale di Hong KongTre grattacieli in uno, di 440 m di altezza massima, si innalzano dal Victoria Harbour, occupando un’area di 250mila mq. Al loro interno gli spazi sono suddivisi in tre zone principali. La prima, ai livelli più bassi, ospita uffici e spazi commerciali, facilmente accessibili da qualsiasi abitante di Hong Kong grazie all’importante nodo di scambio intermodale adiacente alla struttura. La seconda zona, nei piani intermedi, è destinata ad agricoltura e coltivazioni varie. Infine la terza è prettamente residenziale.

Al livello del terreno, le tre torri formano una grande piazza con parco aperta in direzione del porto. Salendo, i piani superiori aumentano la superficie calpestabile massimizzando gli spazi destinati a un uso pubblico dell’intera città. Tra il 21° e il 25° livello, i piani si incontrano e creano un unico spazio comune. I piani superiori invece risultano di nuovo separati e di superficie decrescente, favorendo l’illuminazione naturale. A intervalli regolari, ciascuna delle tre torri ospita zone verdi pubbliche e diversi wintergarden privati, che svolgono un ruolo fondamentale per il raffrescamento della struttura. In cima, gli ultimi piani sono di fatto tre tetti verdi. L’autosufficienza dell’Arcology Tower è data anche dalla presenza di livelli completamente destinati alla coltivazione, i cui prodotti vengono poi consumati all’interno degli edifici. Il complesso dispone inoltre di un sistema di raccolta dell’acqua piovana e di trattamento on-site delle acque reflue. Il riscaldamento dell’intero quartiere verticale è assicurato dal geotermico.