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Architettura galleggiante, tre aule flottanti ridisegnano il porto di Copenhagen

Reef, Lagoon e Sun Bath: un hub per lezioni all’aria aperta e sport d’acqua al servizio degli studenti e della città. Legno e piante acquatiche locali ridefiniscono il paesaggio urbano della capitale danese

Architettura galleggiante, tre aule flottanti ridisegnano il porto di Copenhagen

 

(Rinnovabili.it) – La Copenhagen International School aveva già attirato l’attenzione per la sua facciata fotovoltaica da record. Adesso il complesso scolastico si espande per intrecciarsi con il processo di riqualificazione dell’area. Lo studio di architettura scandinavo C.F. Møller ha appena vinto la competizione per realizzare le Nordhavn Islands con un progetto imperniato sull’architettura galleggiante: tre aule flottanti che diventano un hub per lezioni all’aria aperta e attività di apprendimento legate all’acqua.

 

Architettura galleggiante, tre aule flottanti ridisegnano il porto di CopenhagenLe aule assomigliano a piccole isole. Il pontone galleggiante sopra al quale si sviluppano è ancorato a pali di ormeggio. Il corpo degli edifici ha una forma semicircolare e descrive uno spazio interno, che di fatto diventa una piscina o una vasca poiché è riempito d’acqua, riservato alle attività sportive e didattiche. La parte superiore, in legno, è interpretabile come il ponte di una nave e forma una rampa che nel punto più alto permette l’accesso dalla banchina, mentre in quello più basso conduce ai locali interni. Ciascuna delle tre isole ha una destinazione d’uso diversa. “The Reef” ospita sia le aule che gli spazi per gli eventi dell’area del molo. “The Lagoon” è un’arena per gli sport acquatici. “The Sun Bath” accoglierà studenti e abitanti della città con saune e lezioni di nuoto.

 

Infatti le Nordhavn Islands si propongono come punto d’incontro tra istituto e città. “Il progetto ha un enorme potenziale di generatore di comunità – spiega Lasse Palm della C.F. Møller – Grazie alle attività acquatiche caratterizzerà la vita e l’atmosfera dell’area, collegando così la nuova scuola con la città e la città con l’acqua”.

La ridefinizione del paesaggio urbano operata dallo studio scandinavo passa anche dalla scelta di integrare la sua architettura galleggiante con diverse varietà locali di piante acquatiche, che non solo circondano le tre isole ma creano un continuum tra interno ed esterno, portando studenti e visitatori dal molo al mare senza soluzione di continuità.