(Rinnovabili.it) – E se gli edifici fossero in grado di trasformarsi in base al clima? Grazie ai progressi raggiunti dai “materiali a memoria di forma” l’architettura potrebbe presto essere in grado di farlo.
Arriva da Barcellona “translated geometries” un prototipo innovativo capace di modificare la propria forma a seconda delle variazioni climatiche. Sviluppato da un team di quattro studenti dell’Institute for Advanced Architecture of Catalonia (IAAC) il progetto sfrutta una particolare tipologia di polimeri a memoria di forma, ovvero un materiale composito cin grado di deformarsi e tornare alla forma originale in base alle variazioni della temperatura, dell’umidità e della luce.
Come sottolineato da uno dei suoi creatori, l’idea alla base di “translated geometries” è quella di rendere gli edifici sempre più flessibili e sensibili, migliorando le qualità dell’involucro, per aumentare l’efficienza diminuendo la dipendenza dai sistemi di climatizzazione.
Nel prototipo messo a punto dai 4 studenti, l’esposizione a temperature superiori ai 60°C delle superfici a memoria di forma rende il materiale estremamente flessibile ed elastico modificandone la forma fino a quadruplicarla per poi tornare, una volta raffreddato, rigida e resistente nelle nuove dimensioni. Esponendo i pannelli nuovamente al calore, i materiali a memoria di forma torneranno alle stesse dimensioni di partenza.
Che il futuro dei green building sia inscindibilmente legato ai materiali innovativi lo hanno dimostrato i numerosi esperimenti e prototipi sino ad oggi elaborati, come i due padiglioni Hygroskin recentemente messi a punto in Francia, dalle molteplici capacità biomimetiche.