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Le due cupole in legno lamellare più grandi d’Europa

2 Rubner Holzbau centrale Enel Federico II Brindisi

 

(Rinnovabili.it) – Entro il 2015 Brindisi sarà la prima città ad ospitare le due cupole in legno lamellare più grandi d’Europa, raggiungendo un’altezza di ben 46 metri per un diametro di 143 metri e 22.000 mq.

A realizzare le opere sarà l’azienda altoatesina Rubner Holzbau che metterà in capo la sua pluriennale esperienza nel settore delle strutture in legno. Le due maxi cupole serviranno a coprire i carbonili della centrale Enel Federico II di Brindisi, sfruttando le potenzialità del legno lamellare per un progetto decisamente ambizioso.

Per ogni cupola verranno utilizzati circa 1.550 mq di legno lamellare, 22.000 mq di X-Lam e 192.000 kg di acciaio, realizzando due strutture emisferiche di ben 143 metri di diametro.

Puntare alla massima ecosostenibilità è uno dei capisaldi dell’azienda altoatesina che ha scelto di utilizzare il legno in quanto materiale ecologico per eccellenza anche per la realizzazione di grandi opere pubbliche, assicurando ovviamente sempre i dovuti controlli ed i dovuto certificati di provenienza delle materie prime.

Rubner Holzbau centrale Enel Federico II Brindisi

 

Il sistema costruttivo delle due cupole geodetiche, che ha permesso di raggiungere una luce di ben 143 metri di diametro, è stato accuratamente studiato nei laboratori del Gruppo Rubner, sottoponendo ogni singolo nodo strutturale ed elemento costruttivo lamellare, ad appositi test di compressione, trazione e della galleria del vento per verificarne la resistenza e la sicurezza con qualunque condizione climatica.

La prima idea del progetto risale in realtà a circa due anni fa, quando Enel decise di realizzare due strutture emisferiche per coprire i carbonili della centrale brindisina; per assistere alle attività preliminari per la costruzione della prima cupola si è però dovuto attendere lo scorso dicembre con il coinvolgimento del Gruppo Rubner. Secondo le previsioni i lavori dovrebbero essere ultimati per il 2015.

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