(Rinnovabili.it) – L’Irlanda sta gettando le basi per un sistema di accumulo a volano, che potrebbe migliorare l’integrazione delle energie rinnovabili nella fornitura di elettricità. Il progetto avrà sede a Rhode, un paesino di 800 anime nella contea di Offaly, e il lancio commerciale è previsto per il 2017. La capacità operativa dell’impianto sarà di 20 MW. Questa tecnologia di storage risponde alla necessità, sempre più pressante, di dispositivi per l’accumulo energetico in grado di operare in tempi brevissimi, di minuti o di secondi. Le rinnovabili intermittenti, infatti, tendono a creare picchi (positivi o negativi) che rischiano di generare molto rapidamente eccessi o carenze di offerta sulla rete. La batteria a volano è un sistema elettromeccanico, che immagazzina l’energia sotto forma di energia cinetica rotazionale.
Tutti i vantaggi dell’accumulo a volano
Gli impianti di stoccaggio di questo genere funzionano azionando un volano per mezzo di un motore/generatore. La sua rapida rotazione lo trasforma in una batteria inerziale, in grado di sopportare cicli di carica e scarica brevissimi, e senza controindicazioni in caso di scarica completa. Tutta la parte in movimento è priva di attriti, perché tenuta sottovuoto e sospesa magneticamente. Questa struttura garantisce un alto rendimento e una durata di diversi decenni.
La batteria a volano ha anche un altro pregio: consente di immagazzinare energia in uno spazio ridotto. Infatti, l’impianto irlandese avrà dimensioni contenute. Per funzionare sfrutta l’energia cinetica della rete nei momenti di eccesso di offerta, aumentando i giri per poi diminuirli nel momento in cui si decide di cederla.
Il sogno di Bruxelles
Al momento, le carenze di energia vengono compensate per mezzo di generatori alimentati a combustibili fossili, come il carbone o le centrali elettriche a gas, oppure attraverso l’accumulo a pompaggio. Ma mentre i generatori a carbone e gas hanno un’efficienza del 35-40%, il volano può vantarne una dell’85-90%.
La tecnologia è un osservato speciale a Bruxelles, dove il vice presidente dell’Unione dell’Energia, Maroš Šefčovič, la scorsa settimana ha chiesto una revisione delle reti create nell’ultimo secolo in Europa, in vista di un futuro in cui esse trasporteranno dati, prodotti e servizi. Finora i sistemi di accumulo a volano sono stati utilizzati solo in pochi casi negli Stati Uniti, ma il progetto irlandese sta già attirando l’interesse delle reti negli Stati UE che hanno in mente di aumentare la quantità di energia rinnovabile nei prossimi anni.