(Rinnovabili.it) – Via libera alla nuova etichetta energetica europea 2.0. Ieri, in tarda serata, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno trovato un accordo informale sull’attesa riforma dell’energy label, guidati dal relatore Dario Tamburrano (M5S). “Dopo venti anni, le etichette tradizionali dei prodotti elettrici, come frigoriferi e lavastoviglie, saranno aggiornate alla versione 2.0”, commenta soddisfatto Tamburrano spiegando come nel futuro saranno ben più che un semplice pezzo di carta. “Potrebbero contenere un codice QR o un link che consenta ai cittadini di accedere a un database on-line: le etichette diventeranno ponti verso un universo digitale che contiene tutte quelle informazioni impossibili da notare solo sulla carta”.
Elementi smart a parte, la nuova legge (prima che diventi tale l’intesa dovrà essere confermata in via ufficiale) introduce profondi cambiamenti.
Le novità dell’etichetta energetica 2.0
Se da un lato c’è l’aggiunta di nuove funzioni intelligenti, dall’altro c’è una sorta di ritorno alla semplicità: l’etichetta energetica impiegherà nuovamente la vecchia scala di classi dell’efficienza, da A a G, abbandonando definitivamente tutti i plus (A+, A++, A+++) proliferati negli ultimi 5 anni. Per tenere il passo con il miglioramento dell’efficienza energetica, ogni futuro ridimensionamento sarà applicato quando il 30% dei prodotti venduti sul mercato UE rientreranno nella classe A, o quando il 50% nelle classi A e B.
Le nuove etichette saranno applicate innanzitutto ai prodotti che ora hanno il maggiore affollamento di “+”: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, lampadine. Entro il 2019 dovrebbero cominciare ad arrivare nei negozi. A seguire toccherà man mano agli altri prodotti.
Il regolamento prevede la creazione di un database relativo ai prodotti coperti da etichettatura. Accanto al formato cartaceo sarà quindi presente una versione digitale accompagnata da schede di prodotto scaricabili on line. “Diventerà così possibile nell’UE lo sviluppo di applicazioni per smartphone analoghe a quelle già in uso ad esempio in Australia, che consentono agli acquirenti di fare confronti immediati fra i diversi modelli e di scegliere quello che offre il maggiore risparmio rispetto alle abitudini personali di impiego”, riassume Tamburrano.
I negoziatori del Parlamento hanno chiesto anche l’introduzione di un riferimento in etichetta che aiuti i consumatori a identificare i prodotti “dal punto di vista dell’energia intelligente”, ossia quelli in grado di modificare o ottimizzare automaticamente il consumo quando l’energia elettrica costa meno o è disponibile in maggiore quantità. “E’ la nuova frontiera dell’efficienza energetica – aggiunge l’eurodeputato – non solo consumare poca energia, ma fare anche in modo di consumarla quando ne viene prodotta di più, per contribuire al bilanciamento della rete elettrica nella quale viene immessa una crescente quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili, per loro natura discontinue”.
Il nuovo regolamento entrerà direttamente in vigore in tutti gli Stati UE, senza bisogno di essere trasposto nelle legislazioni nazionali: il Parlamento Europeo avrà il controllo delle fasi di attuazione.