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Abruzzo: un codice etico per gli operatori turistici

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(Rinnovabili.it) – L’Abruzzo compie un deciso passo avanti verso la messa a sistema delle pratiche di turismo sostenibile. La Regione ha lanciato ieri a Pescara un nuovo progetto finalizzato a premiare quell’offerta turistica oggi più attenta alla questione ambientale e all’integrità del territorio. L’iniziativa – presentata dal vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli – prevede la messa a punto di un codice etico per gli operatori presenti nelle aree protette, territori che coprono bene il 36 per cento della superficie dell’Abruzzo.

Conforme ai principi del Codice mondiale di etica del turismo, il nuovo strumento regionale certificherà strutture e servizi di qualità  capaci di promuovere un turismo sostenibile, responsabile e accessibile a tutti. “La proposta turistica dell’Abruzzo – ha affermato Lolli – non può ridursi ad una copia sbiadita del modello romagnolo per quanto riguarda il mare o alla brutta copia di quello toscano o umbro in relazione al turismo dell’interno. Noi, invece dobbiamo inseguire la nostra unicità che è data dal fatto di avere le uniche montagne del centro Italia così vicine al mare ed un paesaggio in gran parte incontaminato per avere fatto la scelta strategica di essere il territorio con la più alta percentuale di zone tutelate a livello ambientale”.

Il nuovo codice etico ha alle spalle gli ottimi risultati di un altro progetto, che può essere considerato una sorta di padre putativo: parliamo di “Abruzzo attrattivo“, vetrina di buone pratiche e marketing territoriale nata nel 2015 all’interno della riserva naturale regionale Oasi WWF Calanchi di Atri in diretta collaborazione tra l’associazione del Panda, lo IIAP (Istituto abruzzese aree protette), la società cooperativa Il Bosso e Majambiente e da cui, a maggio di quest’anno, è scaturita la “Carta della Cooperazione Turistica Integrata d’Abruzzo”.

Il codice etico compie quel passo in più necessario a sostenere anche la valorizzazione della tutela ambientale. “L’obiettivo finale – ha proseguito Lolli – è quello di arrivare ad una certificazione dell’operatore turistico ed è qui che si inserisce il ruolo del codice etico che introduce una serie di procedure e comportamenti virtuosi. Non sarà obbligatorio adeguarsi ma stiamo pensando a dei meccanismi di premialità a beneficio di quegli operatori turistici che decideranno di aderire. Il modello è quello già sperimentato con i CIS, i contratti istituzionali di sviluppo che pure hanno visto l’Abruzzo in veste di Regione capofila”. L’Abruzzo diviene così la prima regione italiana ad  entrare nel sistema internazionale ATTA (Adventure Travel Trade Association) volta ad esaltare il prodotto turistico di qualità.

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