(Rinnovabili.it) – Dopo i container trasformati in case, ecco che un’altra originale soluzione per le abitazioni temporanee: i silos per il grano.
L’idea è venuta ad un produttore di prodotti agricoli dell’Iowa che, a seguito del terremoto che colpì Haiti nel 2010, decise di realizzare un rifugio per le emergenze trasformando i suoi silos per il grano.
Non si tratta di un progetto nuovo in realtà, il visionario architetto Buckminster Fuller nei lontani anni ’40 realizzò una serie di case ricavate all’interno dei silos per la raccolta dei semi di grano, mentre più recentemente un team di designer propose delle originali abitazioni ricavate dal riciclo dei vecchi container per lo stoccaggio del petrolio.
La differenza è che il prototipo Sukup Safe T Home è stato realizzato ed abitato dai sopravvissuti al terremoto di Haiti. Queste abitazioni temporanee sono ovviamente realizzate in acciaio, adottando una forma cilindrica, proprio come i silos, per non opporre resistenza ai venti di forte intensità.
Il problema del surriscaldamento è stato risolto adottando una particolare struttura per la copertura dotata di con un’intercapedine per la ventilazione sulla sommità ed in corrispondenza della grondaia, dove una griglia forata permette inoltre di raccogliere l’acqua piovana.
Le abitazioni temporanee Sukup vengono semplicemente trasportate all’interno di container per essere assemblate in loco senza l’aiuto di una manodopera specializzata. Si tratta per il momento solo di soluzioni temporanee che se dovessero essere mantenute stabili avrebbero sicuramente bisogni di un’ulteriore isolamento e rifinitura, per garantire sempre il giusto comfort anche in climi particolari come quello di Haiti.