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ABI: le rinnovabili rimangono negli interessi delle banche

Fonti alternative ed efficienza energetica possono rappresentare un volano per la ripresa economica in cui gli istituti di credito ripongono ancora grande fiducia

ABI: le rinnovabili rimangono negli interessi delle banche(Rinnovabili.it) – Il settore della Green Economy rappresenterà un notevole volano di investimenti per la crescita anche nel prossimo futuro.  L’affermazione ha messo d’accordo tutti i partecipanti alla terza edizione del Forum ABI “Green Energy 2013 – Energia, ambiente, credito. Lo sviluppo del Green nel terziario”, il momento di confronto tra banche, imprese e Pubblica Amministrazione, organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana. Durante l’incontro si è parlato di energie rinnovabili, di efficienza energetica e di Strategia Energetica Nazionale, il tutto coniugato nello scenario dello sviluppo sostenibile del Paese e del ruolo che i diversi protagonisti dovranno svolgere per far sì che il “green” diventi la chiave strategica per la ripresa economica italiana.

E quello che è emerso dal corso del Forum è che gli istituti di finanziamento credono fortemente nel potere dell’economia verde pronto a fare la propria parte sia come soggetti finanziatori di nuovi impianti e della relativa filiera di produzione sia come utilizzatori di energia, impegnati a garantire la continuità dei servizi offerti. Spiega l’Associazione, “L’indagine condotta dall’Osservatorio Rinnovabili – coordinato da ABI e ABI Energia – i cui risultati sono inseriti nel rapporto ‘Le Banche e la Green Economy’, mostra che nel periodo 2007- 2012 le principali banche operanti in tale comparto, e partecipanti alla rilevazione, hanno assunto impegni di finanziamento per circa 25 miliardi di euro, di cui oltre 12 miliardi di euro negli ultimi due anni”.

 

Il documento mette anche in luce il ruolo da protagonista che il settore bancario può svolgere nella rivoluzione economica verde a partire da sé stesso; questo significa implementare progetti green al proprio interno, sia in termini di ottimizzazione dei processi che di investimenti realizzati presso il parco immobiliare gestito. Basti pensare ai risultati ottenuti fino ad oggi dagli istituti di credito che hanno applicato misure di efficienza energetica: dal 2008 al 2012 hanno sviluppato un risparmio di energia elettrica complessivo superiore a 2 milioni di kWh.