Non serve terra, acqua dolce o energia per il funzionamento della "Jellyfish barge", la serra galleggiante idroponica in grado di autoprodurre acqua dolce
(Rinnovabili.it) – Rispondendo alle previsioni che annunciano la crescita della popolazione mondiale di oltre 10 mld di persone entro i prossimi 40 anni, un team di architetti e botanici italiani di Studiomobile ha realizzato il primo prototipo di serra galleggiante idroponica dove sarà possibile coltivare senza il bisogno di terra, acqua dolce o energia chimica.
Grazie ad un innovativo sistema sviluppato dal team italiano, la serra soprannominata Jellyfish barge è infatti in grado di trasformare l’acqua salata, acqua salmastra o addirittura acqua inquinata, in acqua dolce perfettamente utilizzabile per le colture.
Costruito utilizzando tecnologie a basso costo e materiali semplici, il progetto è composto da una piattaforma in legno di circa 70 mq in grado di galleggiare grazie ad un supporto di 96 fusti di plastica riciclata, sormontata da una serra in vetro per le coltivazioni. All’interno della cupola, un sistema di coltivazione idroponica ad alta efficienza permette di risparmiare fino al 70% sui consumi idrici rispetto ai metodi tradizionali, mentre l’acqua necessaria proviene da sette unità di dissalazione alimentate ad energia solare, in grado di produrre fino a 150 litri di acqua pulita ogni giorno.
Il design della Jellyfish barge è volutamente modulare, replicabile all’infinito, ma nello stesso tempo perfettamente funzionante singolarmente.
Secondo i suoi creatori la serra galleggiante potrebbe produrre abbastanza cibo da sostentare due famiglie, inoltre la struttura essenziale e leggera della costruzione, si presta alla massima flessibilità e varietà di ambienti, senza nessun tipo di esigenza particolare.
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