(Rinnovabili.it) – Nei prossimi 30 anni, la popolazione del Ciad sarà la più vulnerabile ai cambiamenti climatici, mentre in Norvegia il problema non dovrebbe scalfire per nulla la popolazione. Lo sostiene una nuova analisi prodotta da Verisk Maplecroft, società di consulenza sul rischio climatico. Il gruppo ha costruito l’indice di vulnerabilità 2016 ai cambiamenti climatici, che per i prossimi tre decenni individua le popolazioni umane che più soffriranno gli impatti di queste metamorfosi. L’indice combina il rischio di esposizione al cambiamento climatico con le risorse che ciascun Paese detiene per far fronte agli eventi meteorologici estremi.
Su 186 Stati presi in considerazione, il Ciad è risultato il Paese con i cittadini più vulnerabili, seguito da Bangladesh, Niger, Haiti e la Repubblica Centrafricana. Le popolazioni più sicure, viceversa, sarebbero quelle del Nord Europa: Finlandia, Svezia, Islanda, Irlanda e Norvegia.
Ad ogni Paese è stato assegnato un livello di rischio, scendendo dal “rischio estremo” a quello “alto”, “medio” e “basso”. In Nord America e in Europa nessuna nazione rientra nelle prime due caselle, e solo 7 vengono etichettate come “a medio rischio” in questi due continenti. Per contro, l’Africa presenta 31 Paesi a “estremo” o “alto rischio”, seguita dall’Asia con 16.
Il rapporto sottolinea l’importanza di canalizzare finanziamenti per il clima dalle economie sviluppate a quelle in via di sviluppo, al fine di garantire che i più poveri e vulnerabili siano meno impreparati a subire gli effetti peggiori del cambiamento climatico. La spinosa questione è in cima alla lista delle priorità nella prossima COP 21, che si terrà a Parigi a partire dal 30 novembre. Tuttavia, al momento, sembra che i Paesi ricchi non vogliano fare concessioni serie e vincolanti ai più poveri, alimentando una frattura tra Nord e Sud del mondo che prefigura nuove tensioni a livello globale.
Ecco le top ten di Verisk Maplecroft:
I 10 Paesi più vulnerabili
- Ciad
- Bangladesh
- Niger
- Haiti
- Repubblica Centrafricana
- Sud Sudan
- Nigeria
- Sudan
- Guinea Bissau
- Repubblica democratica del Congo
I 10 paesi meno vulnerabili
- Norvegia
- Irlanda
- Islanda
- Svezia
- Finlandia
- Estonia
- Barbados
- Danimarca
- Lettonia
- Santa Lucia