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Velo: “Sì a taglia bollette, ma tutelando le rinnovabili”

Il Sottosegretario all’ambiente ha anche rivelato che il dicastero è attualmente al lavoro per realizzare un pacchetto normativo di semplificazione burocratica per l’autorizzazione degli impianti

Velo: “Sì a taglia bollette, ma tutelando le rinnovabili”(Rinnovabili.it) – Le prime indiscrezioni erano arrivate dall’agenzia stampa AGI, ora anche il Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo conferma che il Governo è impronto ad intervenire sulla norma taglia-bollette per evitare un danno al settore delle rinnovabili. Il nuovo pacchetto energia – che confluirà a metà giugno in un maxi-decreto – contiene tra le misure il cosiddetto “spalma-incentivi”, intervento che almeno nelle intenzioni originali, avrebbe tagliato retroattivamente i sussidi statali per gli operatori dell’energia pulita allungando di contro l’orizzonte temporale di incentivazione.

L’ipotesi circolata ieri ha indicato invece un primo cambio di rotta, suggerendo l’intenzione del Governo di togliere l’obbligatorietà alla misura dello spalma-incentivi. Sull’argomento è intervenuta anche la Velo; nonostante non abbia confermato le indiscrezioni, il Sottosegretario ha voluto rassicurare il settore affermando di star “lavorando col Ministero dello Sviluppo Economico affinché si arrivi alla riduzione della bolletta elettrica nazionale senza danneggiare il settore delle rinnovabili”.

 

Ci sono tante voci in bolletta su cui si può intervenire – ha aggiunto Velo – favorendo la tutela dell’ambiente, oltretutto non si può non tener conto dell’impatto che avrebbero alcune misure sul settore. Va chiesto un sacrificio anche ad altri settori, come, ad esempio, quello dello sfruttamento dei combustibili fossili, tenendo conto anche degli effetti climalteranti che hanno sull’ambiente”. Il Sottosegretario ha anche rivelato che il dicastero ambientale è attualmente al lavoro per mettere in campo un pacchetto normativo di semplificazione burocratica per l’autorizzazione degli impianti, per superare vincoli come il divieto di scambio sul posto e per la stabilizzazione dell’ecobonus.