Cuore dell’impianto di stoccaggio Vattenfall il sistema sviluppato dalla svedese SaltX: cristalli di sale avvolti da nanomateriale
(Rinnovabili.it) – Il sale potrebbe presto diventare una dei materiali in cui stoccare l’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’azienda energetica svedese Vattenfall, infatti, ha annunciato di aver incaricato uno dei propri stabilimenti di effettuare test sullo stoccaggio in sale dell’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici e turbine eoliche.
Il progetto pilota prenderà il via in estate, nello stabilimento Reuter-C di Berlino. Sfrutterà la tecnologia sviluppata dall’azienda svedese SaltX che utilizza cristalli di sale ricoperti da un nano materiale: per immagazzinare energia, i cristalli di sale vengono scaldati tramite il passaggio di un flusso elettrico; quando il sale si scarica vengono generate allo stesso tempo calore a temperature di termoriscaldamento e vapore riutilizzabile in processi industriali.
Il sistema è composto di 4 componenti fondamentali: 2 serbatoi di stoccaggio (1 per il sale caricato elettricamente e l’altro per quello scaricato) e 2 reattori (1 per caricare il sale, l’altro per scaricarlo). Secondo quanto dichiarato da Vattenfall, il sistema pilota da 10MW sarà direttamente collegato al teleriscaldamento della città di Berlino.
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“Nei prossimi mesi, raccoglieremo dati essenziali per capire se e quanto questa teconologia possa essere usata nel nostro settore – ha spiegato Markus Witt, responsabile del progetto presso Vattenfall – Verificheremo questioni come quanto sale è necessario, quanto velocemente reagisce il medium di stoccaggio e come possiamo controllare il processo”.
Si tratta del primo tentativo su scala industriale per il procedimento sviluppato da SaltX: secondo quanto riportato dalle due aziende svedesi, la “batteria al sale” potrebbe essere ricaricata diverse migliaia di volte e l’energia stoccata essere disponibile per settimane, persino mesi senza perdite.
Il sito berlinese scelto per portare avanti la sperimentazione è attualmente il più grande progetto europeo di produzione di energia tramite la conversione di calore proveniente da stoccaggio di acqua calda. Entro il 2030, Vattenfall prevede il completo abbandono del carbone come fonte energetica nello stabilimento tedesco.
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