(Rinnovabili.it) – Saranno le rinnovabili il futuro dei big energetici tedeschi. A rivelarlo non è un’analisi del settore bensì le stesse utility della Germania nei loro rapporti sugli utili del 2014. Sarà stato l’effetto della transizione energetica in atto o quello dettata dagli stravolgimenti climatici, ma lo scorso anno si è chiuso in negativo per le aziende E.ON e RWE in tutti i settori principali tranne in quello delle energie rinnovabili; la prima ha perso il 45%, la seconda del 26%, mostrando una crescita degli utili solo per ciò che concerne eolico e fotovoltaico.
Il motivo di questa flessione sostengono entrambe è da attribuire in parte alla diminuzione dei prezzi all’ingrosso sul mercato all’ingrosso dell’energia, e in parte ad un clima particolarmente mite. Per sopravvivere, le imprese energetiche tedesche sono ora costrette a reinventarsi, trasformando il loro modello di business. Cosa vuol dire questo? Stando alle affermazioni rilasciate da Klaus Schäfer, CFO di E.ON, che la società in futuro “si concentrerà esclusivamente sulle energie rinnovabili, le reti energetiche, e le soluzioni per i clienti”. Il piano aziendale prevede di combinare fra loro le attività, compresa la generazione convenzionale di energia idroelettrica, il trading globale di energia e la produzione di petrolio e gas, dando vita a una nuova società indipendente, che avrà una sua specifica ragione sociale.
RWE ha deciso di adottare una strategia diversa, anche sempre focalizzata sull’energia verde prevede su cui investirà un miliardo di euro nei prossimi tre anni. “La situazione economica della produzione di energia convenzionale è drammatica”, ha affermato in una nota stampa Peter Terium, CEO di RWE. “Il 35- 45 per cento delle nostre centrali elettriche convenzionali non sta più guadagnando nelle condizioni di mercato prevalenti”. Tuttavia il gruppo ha tenuto a sottolineare la volontà di non abbandonare i combustibili fossili. “Faremo in modo che la luce rimanga accesa”, ha dichiarato Terium.