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Unione dell’Energia, il piano contraddittorio della Commissione Junker

L'Esecutivo europeo ha illustrato oggi la propria strategia per un'Unione dell'Energia resiliente, coniugata a una politica climatica

nione dell'Energia, il piano contraddittorio della Commissione Junker

 

(Rinnovabili.it) – Sì alle rinnovabili e all’efficienza energetica, ma anche ai combustibili fossili, al carbone “pulito” e al nucleare. La strategia sull’Unione dell’Energia, presentata oggi da Bruxelles, non sembra disdegnare nessuna tecnologia, ponendosi come unico obiettivo la sicurezza energetica e lasciando nel dimenticato qualsiasi politica lungimirante su clima ed ambiente. Resilienza e connessione sono le parole chiave con cui descrivere questa Energy Union, divenuta tutti gli effetti una delle maggiori priorità del programma politico della Commissione Juncker. Il piano dovrà infatti servire a rendere i Ventotto energeticamente connessi, più autosufficienti come comunità e a prova di crisi energetica. “Oggi variamo il progetto europeo in materia di energia più ambizioso dopo la Comunità del carbone e dell’acciaio”, ha dichiarato alla stampa Maroš Šefčovič, Vicepresidente responsabile per l’Unione dell’energia. “Un progetto che integrerà i nostri 28 i mercati europei dell’energia in un’Unione dell’energia, renderà l’Europa meno dipendente dalle forniture energetiche esterne e offrirà agli investitori quella prevedibilità di cui hanno assolutamente bisogno per creare occupazione e crescita”.

 

La strategia non dimentica ovviamente la decarbonizzazione del sistema energetico ma include nel processo veri e propri vicoli ciechi come la diversificazione delle forniture di uranio o il sostegno alle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2. E come anticipato ieri, dentro al documento entrano anche i controversi meccanismi di capacità. Cercando di schematizzare la strategia comunitaria, si possono riportare 4 punti che fanno da capisaldi a tutta una serie di misure in tema energetico: una clausola di solidarietà, flussi di energia equiparati a una quinta libertà, sviluppo dell’efficienza energetica e transizione verso una solida società low carbon. Accanto a questi obiettivi Bruxelles descrive in dettaglio le azioni che intraprenderà per realizzarli compresi: nuovi atti legislativi per rifondere e riqualificare il mercato dell’elettricità, la garanzia di maggiore trasparenza nei contratti di fornitura di gas, una sostanziale evoluzione della cooperazione regionale come passo decisivo verso un mercato integrato, un rafforzamento del quadro regolamentare, nuove norme per garantire l’approvvigionamento di energia elettrica e di gas, più finanziamenti dell’UE a favore dell’efficienza energetica, un nuovo pacchetto per le energie rinnovabili, un’attenzione particolare alla strategia europea di R&I nel settore dell’energia.

 

 

GAS NATURALE Sarà il gas uno degli attori principali dell’Unione dell’Energia: in questo contesto la Commissione elaborerà un pacchetto di diversificazione e resilienza che comprenderà, in particolare, la revisione del regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento, lavori sul corridoio meridionale di trasporto del gas, lo sviluppo di una strategia per sfruttare meglio le potenzialità del gas naturale liquefatto e lo stoccaggio, nonché la creazione di hub del gas liquido con più fornitori nell’Europa centrale e orientale e nel Mediterraneo.

 

EFFICIENZA ENERGETICA La Commissione è pronta ad elaborare misure concrete per migliorare l’efficienza energetica del settore edilizio, partendo dal riesame delle direttive sul tema. Inoltre, sulla base dell’esperienza sul campo negli Stati membri, la Commissione sosterrà le strategie per semplificare l’accesso ai finanziamenti esistenti con l’intento di rendere il parco edilizio più efficiente sotto il profilo energetico.

 

DECARBONIZZAZIONE L’Unione dell’energia garantirà che le fonti rinnovabili siano incorporate e pienamente integrate in un sistema energetico sostenibile, sicuro ed efficiente in termini di costi; questo significherà nella pratica lo sviluppo di nuove infrastrutture, in particolare le interconnessioni, e la convergenza delle politiche nazionali in materia di energie rinnovabili e i regimi di sostegno, in linea con lo sviluppo del mercato interno “in modo da garantire la concorrenza leale tra tutte le fonti di generazione e la domanda, e determinare una maggiore apertura transfrontaliera del sostegno alle energie rinnovabili”. Inoltre saranno promosse attività più mirate di ricerca e dimostrazione, finanziate a livello europeo, e l’elettrificazione del settore dei trasporti.

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