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Umbria: un Pacchetto Verde per chi investe nell’energia

La Giunta regionale emanerà nei prossimi giorni due bandi del "Pacchetto verde" finalizzati all’eco-innovazione e alla competitività delle piccole, medie e grandi imprese sul territorio

(Rinnovabili.it) – Sostenere le imprese regionali che investono nella produzione di energia pulita e sostenibile. Questo l’obiettivo del nuovo progetto della Regione Umbria, che attraverso la propria Giunta è pronta ad emanare due bandi del “Pacchetto verde” finalizzati alla eco-innovazione e alla competitività. Si sbloccheranno così dieci milioni di euro messi a disposizione del sistema imprenditoriale locale sotto forma di incentivi, a cui si aggiungerà un terzo bando, per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie nel campo del “green business”, per ulteriori 3 milioni e mezzo.

“Per l’innovazione e la crescita competitiva del sistema produttivo umbro che tenga conto e salvaguardi il contesto ambientale in cui opera – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommil’impiego di tecnologie a basso impatto ambientale rappresenta una priorità strategica. Allo stesso tempo, per favorire l’uscita dalla crisi, va perseguita la riduzione dei consumi energetici, che costituiscono una delle voci di spesa che più gravano sulle nostre imprese, e incentivata la diffusione di imprese e linee produttive in un comparto a elevata innovatività quale la filiera delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica”.

Il primo bando, “Aiuti alle imprese per sostituzione amianto con impianti fotovoltaici”, si articola in tre tipologie di intervento ed rivolto alle piccole, medie e grandi imprese dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio e trasporto che procederanno alla sostituzione di tetti e coperture in amianto con l’istallazione di nuovi impianti fotovoltaici. il secondo bando, “Aiuti per l’efficienza energetica e l’uso razionale dell’energia”, concederà invece contributi alle imprese che investono nell’efficienza energetica e nella riduzione dei consumi soprattutto grazie all’autoproduzione. La valutazione degli interventi sarà effettuata sulla base di un’analisi del rapporto tra benefici e costi e tenendo anche conto di specifiche premialità legate alla dimensione delle imprese, all’adozione di un sistema certificato di gestione dell’energia.