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Il baratro dopo il record: così l’Uk affosserà le rinnovabili nel 2016

Dopo i miliardi di investimenti del 2015, Londra taglierà tutti gli incentivi alle rinnovabili per puntare su fracking e nucleare

Il baratro dopo il record così l’Uk affosserà le rinnovabili nel 2016

 

(Rinnovabili.it) – Il Regno Unito è il Paese che in Europa ha catalizzato più investimenti nelle rinnovabili durante il 2015. I dati sembrano incoraggianti e fanno presagire un futuro roseo per il Paese, che pareva candidato a trainare il continente durante il 2016. Invece, una analisi dell’Independent ha frenato i facili entusiasmi: il settore delle energie pulite, scrive l’autorevole testata inglese, «rischia di finire giù da un burrone».

Il baratro dopo il record così l’Uk affosserà le rinnovabili nel 2016 3La severa previsione arriva mentre l’industria sta ancora festeggiando un anno in cui sono stati infranti tutti i record a livello mondiale, con miliardi di sterline versati nell’energia solare ed eolica. Gli ultimi dati rivelano che oltre 8 milioni di case britanniche sono state alimentate con il vento durante il 2015.

Ma gli esperti hanno avvertito che sta per arrivare una battuta d’arresto, dal momento che il governo ha deciso di abbandonare il suo impegno per l’energia verde e per investire nel fracking e nel nucleare.

 

L’impatto della fine dei sussidi per l’eolico e l’impegno del governo a «fermare la diffusione di centrali eoliche onshore» è messo a nudo dalla ricerca dell’Independent. I dati, provenienti da Bloomberg, prevedono che nei prossimi cinque anni il Paese perderà almeno 1 gigawatt di energia rinnovabile, abbastanza per alimentare 660.000 abitazioni.

Dopo il 2020, le nuove infrastrutture rinnovabili crolleranno a quasi zero, prevede la testata. Con queste politiche, infatti, Londra scoraggia futuri investimenti e rischia di far appassire anzitempo una industria fiorente.

Secondo David Hostert, analista di Bloomberg New Energy Finance, «senza una qualche forma di sostegno politico, abbiamo prevediamo un calo drastico degli investimenti dopo il 2019».

 

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Eppure gli investimenti in parchi eolici onshore sono più che raddoppiati in un solo anno, toccando la cifra ragguardevole di 2,6 miliardi di sterline nel 2015. Combinato con l’offshore, settore in cui i costi crescono parecchio ma che il governo Uk sostiene maggiormente, l’eolico ha catalizzato circa 11,5 miliardi di sterline.

Nel frattempo, gli investimenti sul fotovoltaico sono crollati dai 5 miliardi di £ del 2014 (un altro record) a 3,5 miliardi lo scorso anno, dopo i tagli agli impianti di grandi dimensioni. Si prevede un calo ulteriore nel 2016, dopo che il governo ha tagliato il supporto agli impianti domestici del 65% lo scorso mese.