Una ricerca di Bloomberg Energy Finance prova a disegnare due scenari per la Turchia. E le rinnovabili vincono il confronto con il carbone
(Rinnovabili.it) – Gli obiettivi di indipendenza energetica della Turchia potranno essere raggiunti implementando le rinnovabili invece che proseguendo con una strategia energetica fondata sul carbone. Lo scrive Bloomberg Energy Finance in una ricerca finanziata dalla European Climate Foundation e commissionata dal WWF Turchia. L’analisi è stata pubblicata ieri, e conclude che un approccio alternativo basato sul consistente utilizzo delle energie pulite non farebbe soltanto un gran bene all’ambiente, ma non prevedrebbe una spesa più alta dell’attuale strategia basata sulle fonti fossili. Infatti permetterebbe di tagliare le importazioni di gas naturale che oggi si portano via una consistente fetta della spesa pubblica turca.
«Questo studio dimostra che la Turchia può scegliere la strada dello sviluppo attraverso le rinnovabili per il 2030, agli stessi costi del piano fondato sul carbone che è stato proposto, negli stessi tempi ma riducendo i rischi», dichiara Michael Liebreich, analista di Bloomberg Energy Finance.
I due scenari presentati dal paper di Bloomberg, presentano entrambi un costo intorno ai 400 miliardi di dollari.
Il primo, quello che prevede un andamento “business as usual”, prevede che le fonti fossili al 2030 conteranno per il 60% delle forniture energetiche totali. Con questa strategia, le emissioni saliranno dell’86% nel settore elettrico.
La seconda opzione, denominata “percorso di sviluppo rinnovabile”, si focalizza sullo sviluppo di eolico, fotovoltaico e idroelettrico per soddisfare le necessità energetiche dello Stato. In questo scenario, il costo dell’energia si abbasserebbe e così le emissioni di CO2.
Uğur Bayar, direttore di WWF Turchia, ha esultato: «La domanda che abbiamo posto a Bloomberg è stata: è possibile un mix energetico sostenibile e con più rinnovabili nella generazione di elettricità per la Turchia? Quanto verrebbe a costare un simile scenario? L’analisi conclude che una strategia energetica basata sulle rinnovabili è comparabile ad una che si focalizzi sul carbone. Se esternalità come il costo del carbone vengono prese in considerazione, il paragone premia addirittura le rinnovabili».