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Trivellazioni petrolifere in Adriatico? Il Veneto dice NO

Ricerche petrolifere in Adriatico? Il Veneto dice NO

 

(Rinnovabili.it) – Il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi è diventato quasi un chiodo fisso. Il Governo ha confermato ancora una volta l’orientamento contenuto nella Strategia Energetica Nazionale (Sen), deciso a valorizzare quanto più possibile le risorse domestiche di petrolio e gas puntando a raddoppiare da qui al 2020 la produzione di idrocarburi nazionali. E se da un lato c’è chi, come il ministro Guidi continua ribadire che “non si può far finta di nulla sapendo che sotto i nostri piedi ci sono enormi potenzialità energetiche”, dall’altro ci sono quanti invece non nascondo preoccupazione e contrarietà.

 

E’ il caso del presidente del Veneto Zaia che, parlando a Bassano, ha ribadito oggi la sua assoluta opposizione a qualsiasi progetto o attività di sfruttamento delle risorse energetiche in Adriatico da parte della Croazia e, tantomeno, da parte dell’Italia. “Il mio no alle trivellazioni petrolifere in Adriatico per la ricerca e sfruttamento di idrocarburi è assoluto. Il governo, se c’è, batta un colpo e chieda immediatamente alla Ue di intervenire per bloccare tutto”, ha dichiarato Zaia.  “Come Veneto ci opporremo con tutte le forze a quella che è una vera e propria follia soltanto ipotizzarla. E’ il turismo il nostro vero oro nero che da questo scempio subirebbe un colpo mortale”. “E poi, diciamo la verità – prosegue il Presidente del Veneto – si tratta di una ricetta vecchia e obsoleta. Di un progetto fuori dal tempo. L’energia del futuro non è quella derivante da oli pesanti ed estrazioni petrolifere, bensì quella pulita, eolica, solare, dell’idrogeno. La Germania prevede di essere indipendente dalle fonti fossili entro il 2050, ma potrà contare già nel 2020 sul 35 per cento di fabbisogno energetico soddisfatto con fonti rinnovabili. Questa è la strada”.

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