Rinnovabili

Trento: ok in via preliminare a piano energetico-ambientale

Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha adottato in via preliminare il Piano energetico-ambientale provinciale  2013-2020 predisposto dall’Agenzia provinciale per l’Energia, e il relativo Rapporto Ambientale.  Il piano sarà trasmesso al Consiglio delle autonomie locali e alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale per l’espressione, entro 30 giorni, del parere previsto dalle norme. I due documenti sono depositati, sempre per un periodo di 30 giorni, presso l’Agenzia provinciale per l’Energia per la consultazione da parte del pubblico. Per quanto riguarda i contenuti, il piano ricalca quanto previsto dalla nuova legge provinciale sull’energia (n. 20/2012). Dopo una prima parte dedicata all’analisi del contesto nazionale ed internazionale, nel documento sono riportati gli obiettivi che la Provincia autonoma di Trento intende realizzare al fine di garantire la disponibilità di energia promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili, assicurando condizioni di compatibilità ambientale, paesaggistica e territoriale, riducendo le emissioni inquinanti e climalteranti, promuovendo efficienza energetica e risparmio, favorendo la mobilità sostenibile, la ricerca e lo sviluppo di attività di green economy.

 

“Gli obiettivi – ha sottolineato il vicepresidente Pacher – sono quelli di arrivare al 50% di riduzione delle emissioni entro il 2030 e al 90% entro il 2050. Questi obiettivi sono più sfidanti rispetto a quanto lo Stato ha chiesto a noi con il Piano energetico nazionale e anche rispetto agli obiettivi europei. Il nostro piano comprende tutta una serie di azioni che vanno dalle ristrutturazioni al miglioramento del trasporto energetico, da interventi sul trasporto pubblico a interventi sul patrimonio edilizio: tutta una serie di azioni che porteranno a questi risultati”.

 

Il piano propone azioni in materia di efficienza energetica, anche attraverso la previsione di incentivi per la riqualificazione energetica di interi edifici o aree urbane, la creazione, con risorse pubbliche e private, di fondi di rotazione per facilitare gli interventi di riqualificazione, l’introduzione progressiva di valori più restrittivi sui consumi della nuova edilizia, la promozione di verifiche energetiche nel settore del terziario e nell’industria, il controllo rigoroso delle certificazioni degli edifici. Nel campo delle energie rinnovabili prevede poi il sostegno alla realizzazione di impianti di teleriscaldamento a biomassa, la promozione e valorizzazione della filiera locale del legno, la semplificazione ed ottimizzazione dell’iter autorizzativo per gli impianti di produzione da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda le reti, punta all’ampliamento della rete di distribuzione di gas naturale e ad interventi per la riduzione delle perdite di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica. Per i trasporti individua le direttrici da seguire nel raddoppio della ferrovia della Valsugana, nel potenziamento di bike e car sharing e nella promozione dei veicoli a basso impatto ambientale . Tutte queste azioni andranno accompagnate da iniziative di informazione, educazione e promozione che coinvolgano i comuni e i cittadini direttamente.

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