Rinnovabili

Treno Verde arriva in E.R. per celebrare 165 i Comuni rinnovabili

Treno Verde

 

 

(Rinnovabili.it) – In Emilia Romagna 165 Comuni producono, grazie alle fonti rinnovabili, più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie. In realtà ormai non esiste un territorio che non conti almeno un impianto verde. Basti pensare che, a fine 2016, risultavano in attivo oltre 75mila installazioni rinnovabili nella regione. Per lo più si tratta di fotovoltaico che oggi fornisce localmente una potenza di quasi 2 GW e che insieme a bioenergie, acqua e vento produce circa 5.460 GWh l’anno.

A ricordare i buoni numeri dell’Emilia Romagna è Legambiente, ferma sui binari di Ravenna con il suo speciale convoglio, il Treno Verde. La campagna ambientalista sta proseguendo il suo viaggio attraverso l’Italia per portare alla luce numeri e storie delle green energy nazionali.

 

«Quella dei cambiamenti climatici – spiega Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna –  è la sfida cruciale dei prossimi decenni finalmente le rinnovabili sono una tecnologia ormai consolidata nel mercato ma è necessario fare di più, utilizzando tutte le leve in mano agli enti locali, cominciando dalla leva fiscale, per premiare chi fa bene.»

 

Alle cifre del report Comuni rinnovabili, il cigno verde aggiunge anche le buone pratiche del territorio. Parliamo delle sei realtà premiate da Legambiente con il riconoscimento “I RinnovABILI”: scuole, società agricole e aziende comunali che in questi anni hanno abbandonato il tradizionale sistema energetico per compiere la propria personale rivoluzione pulita. Tra i RinnovABILI dell’Emilia Romagna troviamo il Caseificio Buon Pastore che ha realizzato uno dei più ampi prato-pascolo fotovoltaico di Italia, trovando una sinergia positiva tra le due attività:71 ettari di terreni agricoli con la doppia funzione di pascolo per un gregge di 600 ovini e di produzione elettrica

 

Premiata anche Villa Selva a Forlì per l’impianto solare termico a specchi parabolici realizzato in un’area dismessa urbana: la struttura, tramite rete di teleriscaldamento, fornisce calore a tutte le aziende dell’area produttiva. Presente anche la centrale idroelettrica traversa di Castellarano, realizzata dalla società B.I.Energia per sfruttare un salto di quota già esistente: l’impianto opera senza sottotensione di alveo naturale o sottrazione della risorsa.

 

Un’altra esperienza di valore premiata è quella del Consorzio Comunalie Parmensi che nell’ultimo decennio ha sperimentato ed attuato diverse progettualità sulle rinnovabili. La più recente è rappresentata da un mini impianto di cogenerazione tramite gassificatore a cippato. C’è anche l’Azienda USL della Romagna che da diversi anni applica le migliori pratiche nella gestione dei propri consumi energetici, promuovendo sia l’impiego delle fonti rinnovabili, sia l’efficienza grazie  a impianti di cogenerazione. Il riconoscimento è andato anche al Comune di Bologna, che ha attivato una serie di strumenti volti a facilitare la riqualificazione energetica dei condomini, ottenendo una riduzione dei consumi di energia pari ad oltre il 70%. Premiati, infine, anche due casi di retrofit edilizio: quella della Scuola Calamandrei di Sogliano al Rubicone, avvenuto nel 2016, e quella della scuola materna ‘La Gabbianella’ a Rimini che grazie all’intervento, è passata dalla classe energetica F alla classe energetica A4.

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