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Trasformazione energetica: la sostenibilità è l’opzione più vantaggiosa

IRENA spiega: per rispettare l’accordo di Parigi, le fonti rinnovabili devono rappresentare almeno i due terzi dell'energia totale entro il 2050

Trasformazione energetica

 

 

I benefici della trasformazione energetica globale a favore delle rinnovabili

(Rinnovabili.it) – Mantenere la temperatura globale sotto i 2 gradi Celsius non è solo tecnicamente fattibile (anche se la finestra d’azione si sta riducendo) ma rappresenta anche l’opzione più vantaggiosa dal punto di vista economico, sociale e ambientale rispetto allo scenario derivante dalle politiche attuali. Lo sostiene IRENA nel suo nuovo rapporto Trasformazione energetica globale – una roadmap verso il 2050 (pdf). Il documento è stato presentato stamane in occasione del 4 ° Dialogo sulla transizione energetica di Berlino e spiega come arrivare a metà del secolo garantendo un futuro al Pianeta.

L’attuale imperativo è riuscire a contenere il riscaldamento globale decarbonizzando progressivamente il sistema energetico. Ma i progressi messi in campo finora sono timidi, frenati dalla paura che lotta climatica possa danneggiare nell’immediato l’economia. Non è così, spiega IRENA.

 

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“Le rinnovabili e l’efficienza energetica costituiscono insieme la pietra angolare della soluzione mondiale alle emissioni di CO2 legate all’energia e possono fornire oltre il 90 per cento delle riduzioni” richieste a questo settore “per mantenere l’aumento della temperatura globale a due gradi Celsius”, commenta il direttore generale dell’Agenzia, Adnan Z. Amin. “Se vogliamo decarbonizzare il sistema energetico mondiale abbastanza velocemente per evitare gli impatti più severi dei cambiamenti climatici, le fonti rinnovabili devono rappresentare almeno i due terzi dell’energia totale entro il 2050”.

 

Per raggiungere questo obiettivo è necessario aumentare di sei volta la velocità di diffusione delle green energy, sia attraverso l’incremento dell’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento, sia con un uso più diretto delle energie pulite. Il report rivela inoltre come, aumentando del 30% gli investimenti a favore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, sia possibile creare oltre 19 milioni di nuovi posti di lavoro, compensando completamente le perdite occupazionali nel comparto dei combustibili fossili. Allo stesso tempo, l’economia globale crescerebbe dell’1% e il benessere globale, inclusi tutti quegli elementi non inclusi nel PIL, come i benefici sanitari, migliorerebbero del 15% rispetto alla traiettoria corrente. I costi aggiuntivi dovuti alla trasformazione energetica a lungo termine ammonterebbero a 1.700 miliardi di dollari l’anno nel 2050. Tuttavia, i risparmi sui costi derivanti da una riduzione dell’inquinamento atmosferico, una migliore salute e un minore danno ambientale supererebbero di gran lunga tali costi, dato che i soli risparmi in queste tre aree raggiungeranno una media di 6mila miliardi di dollari l’anno entro la metà del secolo.