Persone, Pianeta, Partner: le tre P della transizione energetica comunitaria
(Rinnovabili.it) – “È un piacere tornare qui: sono salita su questo podio durante la presidenza estone, e ora sono qui per la prima volta come commissario all’Energia”. Con queste parole Kadri Simson, il nuovo volto energetico dell’esecutivo von der Leyen, ha aperto ieri l’incontro con ventotto ministri dell’energia UE. Una riunione necessaria, nonostante sia solo il suo terzo giorno in carica, in vista dell’ormai prossimo lancio del New Green Deal Europeo, la strategia di Bruxelles per accelerare la decarbonizzazione continentale fortificando al tempo stesso l’economia.
“L’Europa sta entrando in un periodo interessante, ma anche impegnativo – ha ricordato Simson – Le discussioni in corso ora e nelle prossime settimane – alla COP25 di Madrid, nella nuova Commissione europea e tra i leader degli Stati membri – determineranno come la nostra unione andrà avanti con la sua ambiziosa agenda sul clima […] Dal mio punto di vista, ho individuato le priorità su tre pilastri che porteranno il peso della transizione energetica: le persone, il pianeta e i partner“.
Il primo riferimento è ovviamente ai cittadini europei, per i quali anche l’esecutivo Junker aveva ritagliato uno spazio all’interno del Pacchetto energia pulita per tutti. La convinzione della commissaria estone è che l’Europa non possa raggiungere la neutralità climatica senza aver prima dimostrato benefici tangibili per i consumatori. “Tutti dovrebbero poter beneficiare di energia accessibile, sicura e pulita”. Un obiettivo che sarà perseguito attraverso la strutturazione di mercati dell’energia “aperti, integrati e ben funzionati”.
“Mi occuperò della povertà energetica e mi concentrerò sull’efficienza energetica non solo negli edifici ma in tutti i settori politici. Collaborerò con le industrie per aiutarle a condurre tecnologie energetiche pulite e sostenere la competitività industriale europea”. Uno degli elementi clou su cui si concentrano le attese è il meccanismo della giusta transizione – una sorta di aiuto per le regioni più in difficolta nel processo di decarbonizzazione – che Simson metterà a punto con i colleghi Frans Timmermans ed Elisa Ferreira.
La seconda priorità è ovviamente ridurre ulteriormente e più rapidamente le emissioni del settore energetico per contribuire alla salute del Pianeta. In questo contesto la commissaria promette di rafforzare il contributo dell’energia eolica offshore e spingere per un’ulteriore decarbonizzazione economica, “esaminando le sinergie tra i diversi settori e in cui gas puliti, biogas e idrogeno possono dare un contributo importante”.
“Il terzo pilastro sono i nostri partner. Non esiste un caso di prova migliore per la nostra ambizione di essere una Commissione geopolitica del settore energetico. L’UE rappresenta solo il 9% delle emissioni globali. Se non portiamo con noi i nostri partner strategici, i nostri sforzi isolati saranno vani”. In questo contesto Simson ha anticipato l’intenzione di sviluppare un’agenda verde per i Balcani occidentali, ponendo maggiormente l’accento anche sulla cooperazione con l’Africa.
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