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EY: le quattro leve della transizione energetica globale

transizione energetica globale

 

Digitale, decarbonizzata e distribuita: le tre dimensione della transizione energetica globale

(Rinnovabili.it) – “Esistono fattori di crescita che stanno progredendo più velocemente persino rispetto le stime più ambiziose, anticipando di anni i punti di svolta in alcuni mercati”. Con queste parole Benoit Laclau, della società di ricerca Ernst & Young (EY), cerca di definire il percorso della più complessa sfida per la società attuale: la transizione energetica globale. Un anno fa, EY ha mappato i principali driver del cambiamento in atto per determinare esattamente quando collocare nel tempo l’inizio di un nuovo ecosistema energetico digitalizzato, decarbonizzato e decentrato.

 

Nel dettaglio la società sta monitorando la convergenza di 10 trend tecnologici verso quelli che chiama i tre punti di svolta, o di non ritorno, della transizione energetica globale:

  1. Quando l’energia offgrid raggiungerà la parità di costo e di prestazioni di quella fornita dalla rete.
  2. Quando i veicoli elettrici raggiungeranno il prezzo e la parità di prestazioni con i veicoli a motore a combustione.
  3. Quando il costo del trasporto dell’elettricità supererà quello di generazione e immagazzinamento locale.

 

Da allora, abbiamo completato l’analisi di come queste pietre miliari avranno un impatto su sette mercati energetici maturi ed emergenti: Europa, Stati UnitiOceania, i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC)CinaIndia e America Latina – spiega Laclau –  Sebbene diversi mercati stiano seguendo una traiettoria simile verso la stessa destinazione decentralizzata e distribuita, sono in fasi diverse della loro evoluzione”.

 

Secondo l’analista per alcuni Paesi è già iniziato il conto alla rovescia; a imprimere questo ritmo accelerato sono in modo particolare 4 leve: tecnologie rinnovabili più efficienti e più efficaci, ambiziosi obiettivi di energia pulita e revisioni politiche, sul maggiore slancio della generazione distribuita tra aziende (contratti PPA) e consumatori (prosumer) e l’azione di ridefinizione degli investimenti energetici da parte degli stakeholder.

 

Oltre a queste quattro forze chiave, EY identifica anche “l’elettrificazione” come fattore principale nell’accelerazione dei cambiamenti nel mix energetico globale. Gli analisti prevedono infatti che, entro il 2050, il 50% del consumo totale finale di energia sarà elettricità, con infrastrutture elettrificate nelle aree urbane (dove si prevede che vivrà il 70% della popolazione mondiale) come componente fondamentale per la costruzione di città sostenibili e resilienti (leggi anche L’elettrificazione “rinnovabile” è la chiave per salvare il clima).

“Mentre il count down per un nuovo mondo energetico accelera e un nuovo modello distribuito emerge, le aziende devono essere agili e assumere un ruolo proattivo nella trasformazione del settore”, aggiunge Laclau. “Ma le sfide non possono essere risolte isolatamente: se regolatori, governi e aziende collaboreranno, avremo un potenziale maggiore per sbloccare l’innovazione necessaria per affrontare le sfide energetiche più complesse”.

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