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Terna, 4 mld per ammodernare la rete elettrica italiana

Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il Piano Strategico del Gruppo Terna 2013-2017. Prioritario lo sviluppo della rete anche introducendo nuove tecnologie

(Rinnovabili.it) – Nuova iniezione monetaria per l’apparato vascolare del sistema energetico italiano. Il Piano Strategico del Gruppo Terna 2013-2017, approvato stamane, definisce l’importo di quello che sarà lo sviluppo delle rete elettrica nazionale per i prossimi 5 anni. Secondo le priorità individuate nel documento strategico, il gruppo si prepara a investire  in attività regolate dall’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas)  ben 4,1 miliardi di euro avendo come target la sicurezza e l’ammodernamento dell’infrastruttura di distribuzione.

 

“Le infrastrutture elettriche – ha commentato l’Amministratore Delegato, Flavio Cattaneo – sono una priorità del Paese anche in chiave europea e mediterranea e costituiscono un volano fondamentale per la crescita, lo sviluppo e il lavoro: dal 2005 6,5 miliardi già investiti in opere concrete da Terna sono la tangibile testimonianza che si può fare bene alla collettività e contemporaneamente alla propria azienda e ai propri azionisti […] Il nuovo Piano continua ad avere obiettivi ambiziosi: completare il rinnovo e il potenziamento della Rete di Trasmissione Nazionale, ed esplorare nuove opportunità di business in Attività Non Tradizionali, in Italia e all’estero, che stanno già dando un loro importante contributo. Su questo doppio binario strategico continueremo a perseguire efficienza, sicurezza e minor costo del sistema elettrico, a beneficio di tutti, imprese e cittadini, e la creazione di valore per i nostri azionisti ai quali, ne siamo certi, daremo ancora molte soddisfazioni”.

 

Sono previsti nuovi 1.200 km di nuova rete sostenibile ed hi-tech e 60 stazioni che nel complesso libereranno il Belpaese di 850 km di vecchie linee e porteranno una diminuzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera per 1 milione di tonnellate.  Nel dettaglio, del totale circa 300 milioni saranno destinati alla realizzazione di sistemi di accumulo.