Il fabbisogno nazionale per l’anno appena concluso si è assestato sui 317 miliardi di kWh, un calo del 3,4 % ripesto al 2012
(Rinnovabili.it) – Ancora un segno meno sul bilancio della domanda elettrica in Italia. Secondo i dati provvisori pubblicati da Terna in questi giorni, anche il 2013 si è chiuso con un calo dei consumi energetici a livello nazionale: un meno 3,4% rispetto al 2012, il calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento su base annuale fu del 5,7%. Nello specifico, i 317,1 miliardi di kilowattora richiesti in Italia nel 2013 sono stati ottenuti per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica 7,0% fotovoltaica); la quota restante (13,3%) invece appartiene al saldo dell’energia scambiata con l’estero.
Alla flessione dei consumi hanno contribuito una serie di cause, a partire del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in quanto bisestile. A ciò si deve anche aggiungere una temperatura media mensile di circa un grado e mezzo superiore. Al decremento dei consumi si è associato, secondo i dati Terna, anche un calo della produzione nazionale (-3,6%) da ricollegare soprattutto alla flessione del termoelettrico (-12,0%). Al contrario, sono cresciute le fonti di energia verde: la produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica.
“Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013 – si legge nella nota stampa – la produzione nazionale netta (22,7 miliardi di kWh) è calata dell’1,8% rispetto a dicembre 2012. In particolare, è ancora in crescita la fonte di produzione fotovoltaica (+27,1%) mentre risulta in flessione la fonte eolica (-36,9%). Sostanzialmente invariate le fonti idrica e termica. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2013 rispetto al mese precedente (novembre 2013) è risultata nulla. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo”.