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Solare termodinamico: un testa a testa fra USA e Spagna

La tecnologia del "Concentrated Solar Power" illumina i mercati energetici dei due Paesi senza lasciar spazio ad altri attori importanti

(Rinnovabili.it) – Vuoi che entrambi i governi hanno saputo cogliere per primi le potenzialità della tecnologia, vuoi che l’impennata dei combustibili fossili ha fatto fiorire percorsi alternativi, ma oggi Spagna e Stati Uniti si dividono il trono del solare termodinamico. Sono questi due paesi, infatti, a dominare il mercato globale stando a quanto riferito dalla GBI Research. Secondo l’ultimo rapporto della società, nel 2011 la nazione iberica era la principale detentrice del mercato del CSP (concentrated solar power) con ben il 65% della capacità totale installata. Agli States un secondo posto di tutto rispetto con una quota di ben il 33%.

Da quando la Spagna è entrata nel mercato del CSP con la prima torre solare PS10 da 11 MW (2007) ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti. Da allora il paese ha spinto sull’acceleratore raggiungendo una capacità totale installata totale di oltre 1 GW e meritandosi il titolo di regina del termodinamico. Diversa è la situazione per il gigante “stelle e strisce” che, nonostante sia stato un vero e proprio precursore nel campo (il primo impianto termico a concentrazione risale al 1985), è cresciuto molto più lentamente. L’impegno attuale dell’amministrazione Obama dovrebbe però aver sbloccato gli USA e secondo le previsioni del GBI Research il mercato nazionale del termodinamico passerà dai 508,5 MW di capacità installata del 2011 a 25,8 GW del 2020, salendo a un ritmo di crescita annuale composto (CAGR) del 63%.