Rinnovabili

In Egitto il solare termodinamico che produce energia e acqua potabile

solare termodinamico mats

 

Taglio del nastro per l’impianto solare termodinamico integrato

(Rinnovabili.it) – Dopo sei anni di lavoro e 12,5 milioni di euro, il solare termodinamico MATS vede la luce. L’impianto, frutto di un’iniziativa di ricerca internazionale sostenuta dall’Unione Europea, è stato inaugurato ufficialmente oggi in Egitto a circa 40 km dalla capitale. Ma non si tratta della solita centrale solare a concentrazione. Come spiega il nome stesso del progetto – MATS è l’acronimo “Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar” – l’elettricità è solo uno dei prodotti a cui si mirava. L’obiettivo dell’iniziativa, di cui l’impianto è figlio, era quello di realizzare un sistema co-generativo, ad alte prestazioni ma con costi limitati, in grado di soddisfare il fabbisogno di corrente, riscaldamento e raffrescamento (domestico e industriale) e di acqua potabile, utilizzando unicamente fonti rinnovabili locali.

 

Sotto il coordinamento dell’Enea, 10 realtà internazionali – dall’italiana Kt-Kinetics Technology Spa all’Autorità per le Energie Nuove e Rinnovabili egiziana – hanno unito competenze e know-how e con questa polivalenza in mente hanno fatto sì che il nuovo campo di specchi e tubature che compongono la centrale si guadagnasse un primato mondiale: si tratta del primo solare termodinamico in grado di produrre energia elettrica da un lato e dall’altro di desalinizzare l’acqua per gli usi domestici.

 

>>Leggi anche Solare a concentrazione: più efficiente con le particelle solide<<

 

Il sistema ha la potenza di 1 MW e sorge all’esterno del Campus universitario della “Città della Scienza e Tecnologia” di Borg-elArab. Alla base del suo funzionamento c’è Trebios, l’innovativa tecnologia CSP sviluppata da ENEA che consente l’integrazione del solare termodinamico con altre rinnovabili, tipicamente le biomasse, per fornire energia elettrica, calore per processi produttivi, climatizzazione e dissalazione.

Spiega KT-Kinetics Technology, che ha gestito l’esecuzione dei lavori di progetto e coordinato i contributi degli altri player coinvolti “L’innovativo impianto MATS utilizza la tecnologia all’avanguardia dei sali fusi, un fluido vettore eco-sostenibile” ed è in grado di dissalare l’acqua marina “per produrne 250 metri cubi al giorno per uso domestico, un grande vantaggio in aree remote dove è difficile fornire questo tipo di servizi. Inoltre, questa tecnologia innovativa migliora l’efficienza dell’impianto e riduce l’impatto ambientale del processo”. L’impianto è stato integrato nelle reti locali di distribuzione di elettricità, gas e acqua (vedi qui ulteriori dettagli sul progetto).

 

>>Leggi anche Il solare a concentrazione targato Enea è adatto anche alle scuole<<

Exit mobile version