(Rinnovabili.it) – Anche per i big del petrolio è arrivato il momento di scommettere sull’energia solare e, per non sconfessare lo stile faraonico che ha reso famosi gli Emirati Arabi, la scommessa in questione vuole puntate alte. Ad incarnare perfettamente la ricerca di grandezza anche nel settore delle fonti rinnovabili è Shams 1, il più grande impianto termodinamico, oggi in funzione, mai realizzato al mondo.
La mega centrale solare, con i suoi 100 MW di potenza e un’estensione di due chilometri e mezzo, è stata inaugurata ieri a Madinat Zayed, alle porte della capitale Abu Dhabi. Shams 1, che prende il nome dalla parola araba “sole”, è di proprietà di Masdar, società operante nel settore dell’energia rinnovabile di proprietà degli Emirati Arabi Uniti (60 per cento), della spagnola Abengoa Solar (20 per cento) e della francese Total (20 per cento). Si tratta di un progetto del valore di ben 600 milioni dollari, e oltre a rappresentare il più grande impianto Concentrated Solar Power (CSP) al mondo è soprattutto il primo del suo genere ad essere realizzato in Medio Oriente.
Con la sua capacità è in grado di produrre abbastanza energia elettrica da soddisfare le esigenze di 20.000 abitazioni, risparmiando all’atmosfera ogni anno ben 175.000 tonnellate di anidride carbonica – lo stesso quantitativo rilasciato da 30.000 automobili su strada. Inoltre, l’impianto integra le più recenti tecnologie di efficientamento tra cui un condensatore di aria fredda d’ultima generazione che permette all’istallazione di risparmiare anche 200 milioni di litri di acqua ogni anno. “Ciò che sta avvenendo – ha commentato Adnan Amin, segretario generale dell’Irena, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili – dimostra che il Medio Oriente non sarà considerato solo uno dei maggiori produttori ed esportatori di greggio ma tra i principali esportatori ed esperti in energie rinnovabili al mondo”.