(Rinnovabili.it) – I rappresentanti della King Abdullah City for Atomic and Renewable Energy (KA-CARE), l’ente governativo che si occupa dello sviluppo dell’energia alternativa in Arabia Saudita, hanno annunciato gli ambiziosi obiettivi a lungo termine che il Paese si è imposto nel campo dell’energia solare. Il regno indiscusso del petrolio (la nazione possiede l’85% del totale stimato delle riserve di greggio mondiale) ha deciso di puntare su un’altra delle risorse che hanno benedetto la sua terra. La scommessa di KA-CARE e quella della nazione tutta è riuscire ad istallare 41 GW solari entro il 2032, di cui 25 GW di termodinamico e 16 GW di fotovoltaico.
I piani, insieme a quelli per realizzare nuova potenza geotermica, eolica, da biomasse e nucleare, sono stati rivelati al Forum di Riyadh tre giorni fa. Il quadro proposto richiederebbe un impegno economico di decine di miliardi di dollari, ma avrebbe come risultato un mix energetico decisamente rinnovato. Tenendo fede agli obiettivi, entro vent’anni l’Arabia Saudita produrrebbe quasi il 25% della sua elettricità da impianti alimentati ad energia solare e risparmierebbe fino a 520.000 barili di petrolio al giorno. I piani sono attualmente in fase di valutazione da parte del tavolo tecnico della KA-CARE, che si occuperà anche delle gare per l’assegnazione di progetti per un totale di 5 GW.