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La concentrazione solare thailandese

Il Paese ha inaugurato il primo di 15 impianti che concentreranno l’energia solare uilizzando l’acqua come fluido termovettore

(Rinnovabili.it) – Anche la politica energetica della Thailandia ha dato inizio alla sua rivoluzione verde, partendo dal solare a concentrazione. Proprio qualche giorno fa, infatti, è entrato in funzione presso il sito di Huaykrachao Kanjanaburi il primo di quindici impianti solari a concentrazione su cui il Paese conterà per il proprio approvvigionamento energetico. Il progetto è frutto di una partnership tra una società tedesca, Solarlite, e la Thai Solar Energy, quest’ultima intenzionata a diventare uno dei principali fornitori di energia per l’intero Paese. L’impianto appena inaugurato ha una potenza di 5 MW che, sommata a quella degli agli altri quattordici impianti che verranno installati, contribuirà al raggiungimento dei 135 MW di potenza combinata totale, l’obiettivo che si sono prefissati gli investitori. L’operazione è stata facilitata dal sistema di feed-in-tariff vigente in Thailandia che, per gli impianti al di sotto dei 10 MW di potenza, garantisce per 10 anni un prezzo di mercato di circa 8 bahts per kWh prodotto; al termine della decade, poi, l’elettricità verrà venduta al prezzo di mercato, che attualmente si aggira introno ai 3,6 baths al kWh. Oltre ai costi piuttosto ridotti rispetto ad alter tipologie di impianti, secondo quanto dichiarato dalle fonti locali, l’impianto thailandese è il primo al mondo a essere basato sulla generazione diretta di vapore in maniera ecologica ed efficiente: al posto dell’olio diatermico, infatti, infiammabile e molto spesso tossico, il fluido termovettore utilizzato è l’acqua, con evidenti vantaggi anche per l’ambiente.

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