La Guerra in Libia e le rivolte arabe hanno frenato i due grandi progetti che sono ora pronti a scommettere sul futuro grazie alla firma di un Memorandum d’intesa per la collaborazione fra le due iniziative private
(Rinnovabili.it) – I recenti disordini in Nord Africa hanno portato non poco scompiglio negli ambiziosi piani di sfruttamento dell’energia solare. Ma se probabilmente nessun progresso verrà raggiunto nel breve periodo, a lungo termine le risorse della regione offrono un potenziale d’investimento enorme su cui scommettere finanziariamente e socialmente. Di queste potenzialità ne è fermamente convinto André Merlin, presidente di Medgrid che oggi ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con il progetto Desertec Industry (Dii) per rafforzare la cooperazione dedicata allo sviluppo industriale delle rinnovabili nel deserto africano e dei sistemi di trasmissione associati.
I due consorzi industriali internazionali, con sede rispettivamente in Francia e in Germania, si completano a vicenda e, pertanto, il nuovo protocollo servirà a fornire la visione d’insieme finora mancante, coordinando la loro azione nell’ambito della produzione, trasporto e commercializzazione di energia rinnovabile in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Le aree di cooperazione includono lo scambio di informazioni, aggiornamenti sui progressi compiuti, la valutazione congiunta di possibili sinergie e l’impegno ad ottenere un quadro normativo più favorevole per il settore. “Nel breve termine, (la primavera araba) la situazione sarà ancora molto sfavorevole, ma sono fiducioso per la prospettiva a medio e lungo termine. C’è una tale domanda di energia in questi paesi che il collegamento con l’Europa sarà prioritario”, ha dichiarato Merlin.
L’intesa, siglata formalmente a Bruxelles ha ricevuto il pieno sostegno della Commissione europea. “Riunendo gli sforzi – ha commentato il commissario Ue, Gunther Oettinger – le due iniziative assumono una vera dimensione europea. Ora esiste una prospettiva concreta di una produzione di solare ed eolico a beneficio comune dei cittadini europei, del Nord Africa e del Medio Oriente, ma anche di entrambi i mercati”.