(Rinnovabili.it) – Il mega progetto di produrre energia solare ed eolica nel deserto del Sahara per esportarla ai Paesi Europei torna suoi passi, abbandonando l’ambizione originale. La Desertec Industrial Initiative (Dii) ha infatti annunciato pubblicamente che la produzione elettrica resterà all’interno dei confini africani per soddisfare la maggior parte del fabbisogno indigeno. La notizia è stata confermata ieri da Euractiv.com a cui Paul van Son, CEO di Dii, ha spiegato le regioni di questa inversione di marcia. “Onestamente, quattro anni fa, la fornitura di energia dal Nord Africa era l’obiettivo di Desertec. Abbiamo abbandonato questa visione unidimensionale. Ora ci stiamo concentrando sullo sviluppo di un mercato integrato in cui le energie rinnovabili porteranno interessanti benefici […] Questo è l’obiettivo principale”.
Ricordiamo che il progetto mira a generare una potenza di 100 GW entro il 2050 realizzando una serie di centrali termodinamiche ed eoliche per un investimento complessivo di 400 miliardi di dollari. Un’impresa faraonica circondata però, fin dal suo concepimento, daparecchi dubbi. Dubbi che sono andati moltiplicandosi quando l’Iniziativa ha visto sfilarsi prima uno dei principali partners industriali, la tedesca Siemens, poi venir meno l’appoggio finanziario della Spagna. “[Desertec] non è praticabile nella sua forma originale, perché è troppo costoso e utopico. Finora non ha attratto sufficienti finanziamenti”, ha commentato Peter Droege, presidente di Eurosolar, un’associazione di settore.