Coinvolti due team universitari che il Dipartimento all’Energia statunitense intende sostenere per migliorare le prestazioni e l’efficienza dei sistemi solari a concentrazione
Due i team di ricercatori, rispettivamente delle Università della California e dell’Arizona, che saranno impegnati a migliorare le prestazioni dei fluidi di trasferimento del calore; l’obiettivo, infatti, è quello di riuscire a farli funzionare a temperature superiori ai 1.050 gradi Fahrenheit attuali, una manovra che potrebbe aumentare notevolmente l’efficienza dei sistemi Concentrating Solar Power (CSP). Basterebbe, per esempio, una temperatura di 1.200 gradi per raggiungere un’efficienza superiore al 50% e riuscire quindi a catturare più energia da fonte solare. Ma i due progetti selezionati dal DOE sono ancora più ambiziosi: intendono infatti riuscire a sviluppare fluidi per il trasferimento di calore che, mantenendo un elevato livello di prestazioni, siano in grado di operare a temperature pari ai 2.350 gradi Fahrenheit. Per il Segretario del DOE, Steven Chu, gli investimenti previsti contribuiranno non solo ad abbassare i costi delle rinnovabili, ma anche ad accelerare la commercializzazione di nuove tecnologie e a diversificare il portafoglio energetico della nazione.