Rinnovabili • elettricità e batterie Rinnovabili • elettricità e batterie

USA: elettricità e batterie per decarbonizzare gelati, salse e whisky

Il Dipartimento dell'Energia statunitense ha stanziato 6 miliardi di dollari per sostenere 33 progetti di decarbonizzazione industriale in 20 Stati. Si fa strada il power-to-heat nel settore "alimenti e bevande"

elettricità e batterie

Elettricità e batterie termiche per liquori a basse emissioni

(Rinnovabili.it) – Impiego di caldaie elettriche e pompe di calore industriali utilizzando il recupero del calore di scarto. Elettrificazione dei processi ed installazione di impianti solari termici e fotovoltaici con accumulo. Monitoraggio costante della qualità dell’aria e dell’acqua. Questi alcuni degli interventi supportati dal governo statunitense per ridurre le emissioni e migliorare la competitività del settore alimentare USA. L’iniziativa fa parte dell’Agenda di Investimento in America del presidente Biden, con cui la Casa Bianca sta sostenendo un ampio programma di decarbonizzazione industriale. L’ultima tranche di aiuti è stata annunciata lunedì 25 marzo dal Dipartimento dell’Energia (DoE): 6 miliardi di dollari per 33 progetti in più di 20 Stati. Tre di questi si focalizzano direttamente sull’impiego di elettricità e batterie nei processi produttivi di whisky, gelati, salse e formaggi.

“Stimolare la prossima generazione di tecnologie di decarbonizzazione in settori chiave manterrà l’America la nazione più competitiva sulla Terra”, ha affermato la Segretaria statunitense all’Energia Jennifer M. Granholm. Questi investimenti ridurranno le emissioni nei settori hard to abate e garantiranno che le imprese e i lavoratori americani rimangano in prima linea nell’economia globale”. 

I 3 progetti di decarbonizzazione dell’industria alimentare

Nel complesso l’intervento del DoE  sostiene sette progetti di decarbonizzazione dell’industria chimica e di raffinazione, sei progetti nel settore cemento e calcestruzzo, sei per ferro e acciaio, cinque dedicati ad alluminio e metalli, tre progetti sul vetro, due focalizzati sul calore di processo, uno in ambito pasta di legno e carta e tre per il settore Food&Beverage. Puntando la lente solamente su queste ultime iniziative si scopre che nei progetti sono coinvolti i grandi marchi del settore.

Kraft Heinz guiderà il progetto “Delicious Decarbonization Through Integrated Electrification and Energy Storage“, del valore di oltre 170 milioni. L’iniziativa prevede di aggiornare, elettrificare e decarbonizzare il calore di processo in 10 strutture applicando una gamma di tecnologie tra cui pompe di calore, riscaldatori elettrici e caldaie elettriche in combinazione con caldaie a biogas, solare termico, solare fotovoltaico e accumulo di energia termica. Obiettivo: ridurre le emissioni di CO2 del 99% rispetto ai livelli del 2022. 

Il progetto “Decarbonization of Unilever Ice Cream Manufacturing“, guidato da Unilever, prevede di sostituire le caldaie a gas naturale con caldaie elettriche e pompe di calore industriali utilizzando il recupero del calore di scarto in quattro stabilimenti di produzione di gelato in Tennessee, Missouri e Vermont. L’iniziativa ridurrebbe le emissioni associate alla produzione di Ben & Jerry’s, Breyers, Klondike, Magnum, Popsicle, Talenti e altri prodotti surgelati.

Nell’ambito del progetto “Heat Batteries for Deep Decarbonization of the Beverage Industry”, prevede invece che la Diageo Americas Supply collabori con Rondo Energy e il National Renewable Energy Laboratory per sostituire il calore prodotto con gas naturale con le batterie termiche della Rondo, alimentate da energia rinnovabile in loco e con caldaie elettriche negli stabilimenti di Shelbyville, Kentucky e Plainfield, Illinois. Questi aggiornamenti ridurrebbero le emissioni di carbonio di quasi 17.000 tonnellate all’anno per decarbonizzare gli impianti di produzione di liquori, cocktail pronti e whisky Bulleit.

Rinnovabili •

About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.