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Dall’UE la strategia per un riscaldamento sostenibile e smart

Dall’UE la strategia per un riscaldamento sostenibile e smart

 

(Rinnovabili.it) – Intelligente, sostenibile e super efficiente. Questi i tre aggettivi su cui si dovranno plasmare i sistemi di riscaldamento e raffreddamento dell’UE-28. Per farlo la Commissione  europea ha presentato oggi la prima strategia dedicata ai consumi della climatizzazione edilizia e a quelli termici dell’industria.

Parte del più ampio pacchetto di misure sulla sicurezza energetica, la Heating and Cooling Strategy ha come obiettivo quello di alleggerire costi ed emissioni legati all’energia impiegata sia per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici, siano essi residenziali o nel settore dei servizi (ad esempio scuole, ospedali, edifici per uffici), sia per i processi industriali.

Sommate insieme queste voci infatti, rappresentano ben il 50% del consumo di energia annuale dell’UE. Non solo: il 75% del riscaldamento e del raffreddamento è prodotto a partire da combustibili fossili. La strategia proposta in materia di riscaldamento e raffreddamento è centrata sulla rimozione degli ostacoli che frenano la decarbonizzazione in ambito edilizio e industriale.

 

Cosa prevede la strategia su riscaldamento e raffrescamento:

1) Facilitare la ristrutturazione degli edifici includendo elementi di riscaldamento sostenibile e ad alta efficienza (come ad esempio le pompe di calore) e materiali isolanti.

2) Promuovere collaudati modelli di efficienza energetica in scuole pubbliche e ospedali che incentivino soluzioni in auto-consumo e sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentati da fonti pulite di energia rinnovabile.

3) Rafforzare l’affidabilità dei certificati di rendimento energetico.

 

La strategia prevede anche di aumentare quota di energie rinnovabili sopra l’attuale 18%, includendo nuovo sostegno finanziario alle tecnologie “verdi” da rendere disponibile attraverso fondi strutturali europei e fondi di investimento, e il programma Horizon 2020. Altro punto clou, il riutilizzo del calore di scarto dell’industria, attraverso sistemi di teleriscaldamento o impianti in assetto di cogenerazione.

 

A conti fatti, spiega la commissione europea, i primi benefici si avrebbero per il consumatore: sistemi di riscaldamento sostenibili ed efficienti come le pompe di calore in combinazione con pannelli solari termici, potrebbero ridurre i costi energetici annui per famiglia da 1.500-2.000 a 300-500 euro.

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