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Tetto solare ibrido, calore ed elettricità da un unico pannello

Tetto solare ibrido, calore ed elettricità da un unico pannello

 

(Rinnovabili.it) – Indecisi se sia meglio istallare un pannello solare termico o un modulo fotovoltaico? La Brunel University di Londra vi viene incontro togliendovi il peso della scelta. Un team di scienziati dell’ateneo britannico ha, infatti, realizzato un innovativo sistema di copertura degli edifici in grado di sfruttare il sole per produrre elettricità e calore contemporaneamente. La nuova era del tetto solare ibrido parte dall’Institute of Energy Futures della Brunel, dove il dottor Hussam Jouhara ha deciso di mixare tra loro due celle fotovoltaiche e collettori termici. Cuore del nuovo dispositivo sono gli heat pipe (condotti termici) scambiatori di calore in grado di trasportare anche grandi quantità di energia termica. “Come ingegnere professionista specializzato nella ricerca in ambito dei condotti termici, ho potuto toccare con mano i molti vantaggi di questa applicazione tecnologica ad un sistema di energia rinnovabile”, spiega Jouhara. “Fino ad ora non esisteva un sistema che affrontasse completamente tutti gli aspetti tecnici e pratici necessari a rendere il tetto di un edificio un generatore di energia termica ed elettrica”.

 

Gli ingegneri hanno cosi realizzato un nuovo design di collettore termico a partire da heat pipe piatti, integrando direttamente sulla sua superficie delle celle solari. I condotti termici, comportandosi come super conduttori di calori, risolvono così uno dei problemi principali del fotovoltaico. Normalmente infatti maggiore è l’irraggiamento solare, maggiore è l’energia che un modulo pv produce; tuttavia solo parte dell’energia incidente viene trasformata in elettricità: una porzione non irrilevante viene persa sotto forma di calore, riscaldando di conseguenza le celle e diminuendo nel tempo la loro efficienza. Perché allora non sfruttare questa energia termica per qualcosa di utile? Nel dispositivo solare gli heat pipe svolgono esattamente questa funzione: catturano il calore in eccesso e lo sfruttano per riscaldare l’acqua, con un’efficienza termica di oltre il 50%. Nel contempo aumentano le prestazioni del fotovoltaico del 15%.

Il pannello ibrido è stato progettato affinché possa essere utilizzato direttamente come copertura edilizia. Inoltre è facile da installare e, prometto i ricercatori, è resistente all’usura e ai danni degli agenti atmosferici. Il tetto solare ibrido è ora in fase di studio presso il Building Research Establishment (BRE) a Watford, dove un prototipo sta alimentando tre camere da letto di una casa standard.

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