Utilizzare l'energia solare durante la notte sta diventando possibile grazie a una nuova ricerca pubblicata da un team di scienziati cinesi
(Rinnovabili.it) – Materiali comuni, resi speciali da un approccio hi-tech. Questo il segreto della nuova ricerca in campo energetico condotta da un team di scienziati cinesi dell’Anhui University of Science and Technology. Alla ricerca di un metodo innovativo ed altamente efficiente per immagazzinare l’energia del sole, gli ingegneri hanno messo a punto un nuovo materiale a cambiamento di fase (“phase-change materials” o PCM). Gli ingredienti impiegati sono relativamente semplici: cera di paraffina e sabbia. A partire da questi due elementi gli scienziati hanno realizzato piccole sfere in grado di immagazzinare il calore dei raggi solari e di rilasciarlo on-demand, rendendo disponibile dunque l’energia termica catturata anche durante le giornate nuvolose o la notte.
Nel dettaglio, il nuovo PMC è costituito da piccole gocce di paraffina (una cera che assorbe il calore in fase liquida e lo rilascia durante la solidificazione) incapsulata in micro-sfere di diossido di silicio. L’approccio scelto dall’ateneo cinese presenta diversi vantaggi, primo fra tutti quello aver creato un materiale con un’ampia superficie di trasferimento del calore; a ciò si aggiungono una minore reattività con l’ambiente e una ridotta probabilità di perdite durante il cambio di fase. Il preparato composito ha superato brillantemente i test di laboratorio dimostrando di mantenere perfettamente la sua transizione di fase anche dopo 30 cicli di congelamento-fusione, a una temperatura massima di 70 °C.