(Rinnovabili.it) – Mentre l’attenzione pubblica è catapultata sul comparto delle rinnovabili elettriche, fotovoltaico in primis, Assolterm, l’associazione nazionale del solare termico, riporta i riflettori su un altro importante driver di crescita ed occupazione oggi però in preoccupante calo. “Perché sostenere il solare termico? Perché è una tecnologia all’85% “Made in Europe”. Perché può contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi al 2020 a un minor costo, facendo risparmiare i cittadini, ed è un settore che continua a creare occupazione”.
Così ha commentato il Presidente di Assolterm, Sergio D’Alessandris, partecipando agli “Stati Generali delle Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica” tenutasi nel corso della seconda giornata di Solarexpo. Il momento di flessione che questo mercato sta attraversando, non è da attribuire unicamente all’attuale crisi economica. A far sentire i propri effetti negati è anche quel ritardo normativo che vuole il decreto attuativo sulle fonti rinnovabili termiche ancora senza un testo o uno schema. L’urgente bisogno di un quadro legislativo certo e coerente è pertanto il tema sui cui Assolterm intende richiamare l’attenzione del Governo e del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini “Le azioni da mettere in atto sono poche ma produrrebbero importanti benefici: innanzitutto chiediamo di rendere strutturali le detrazioni del 55% e di permettere il recupero su un periodo variabile tra 3 e 10 anni” ha ricordato D’Alessandris, avanzando anche la richiesta di “rendere accessibile soprattutto a imprese e cittadini sia il Fondo rotativo per Kyoto – attualmente destinato solo a soggetti pubblici – sia il futuro “conto energia termico” – di cui si attende la pubblicazione da più di 7 mesi”.