(Rinnovabili.it) – Dopo il record mondiale raggiunto con il vapore supercritico solare, CSIRO, la Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation dell’Australia, mette a segno un nuovo colpo nel settore dell’energia pulita. Grazie al know-how dell’organizzazione e ai finanziamenti del programma nazionale ARENA, il centro commerciale Stockland Wendouree a Ballarat, nel Victoria, sarà il primo grande “non-luogo” ad essere completamente climatizzato grazie alla tecnologia del solare a concentrazione.
Si tratta di un progetto del valore di 1,2 milioni di dollari (australiani) gestito in maniera congiunta da CSIRO con Stockland Group e la NEP Solar, e nato con un preciso obiettivo: riuscire a tagliare l’elevata domanda di energia dei grandi spazi commerciali come gli shopping centres e gli alberghi, la cui richiesta di energia termica e frigorifera rappresenta fino al 60 per cento dei consumi totali.
Il nuovo sistema di solar cooling sfrutta un processo di deumidificazione e raffreddamento evaporativo per la produzione di aria condizionata. Si tratta di un condizionatore a ciclo chiuso, il che significa che riscalda e raffredda l’aria all’interno dell’edificio senza introdurne (o emetterne) altra dall’esterno, che impiega due ruote “essiccanti ‘per rimuovere l’umidità dall’aria. Quest’ultime operano a temperature separate: la ruota ad alta temperatura utilizza l’energia solare dai concentratori parabolici istallati sul tetto per lo scambio di calore con la ruota a bassa temperatura.
“La ricerca di energia di CSIRO sta riducendo i costi delle tecnologie rinnovabili e accelerando la transizione verso un futuro a basse emissioni”, ha commentato soddisfatto Peter Mayfield direttore della sezione Energia dell’Organizzazione, in occasione del taglio del nastro. “Stiamo studiando nuove tecnologie all’avanguardia e questo progetto è una dimostrazione in prima mondiale di un impianto d’aria condizionata essiccante realizzato sul tetto usando collettori solari termici a concentrazione”.
CSIRO continuerà a valutare e monitorare la tecnologia per i prossimi 12 mesi al fine di stabilire quanto l’impianto a essiccazione basato su solare a concentrazione incida sul taglio dei consumi energetici finali.