Il Brand Audit dei produttori europei di riscaldamento pubblicato da EBB valuta le aziende di riscaldamento domestico in base alla compatibilità climatica dei loro portafogli. Bene le italiane Innova, Clivet e Janus Energy
I leader europei del riscaldamento rinnovabile
(Rinnovabili.it) – Decarbonizzare il riscaldamento domestico è possibile. Lo dimostrano in Europa alcune aziende del settore, nel cui portafoglio spiccano soluzione verdi e climate friendly. L’European Environmental Bureau (EEB), a nome della campagna Coolproducts, le ha raccolte assieme per mostrare le potenzialità del mercato. Si tratta di 19 realtà, leader nell’offerta di riscaldamento rinnovabile, selezionate attraverso una serie di interviste. Del gruppo fanno parte anche le italiane Innova, Clivet e Janus Energy.
Il ruolo del riscaldamento nella lotta alle emissioni
Per raggiungere l’obiettivo UE di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, la Commissione europea stima sia necessario tagliare la CO2 degli edifici di almeno il 60% durante questo decennio. Per EBB, il riscaldamento rinnovabile rappresenta, insieme alla ristrutturazione e ad altre misure di efficienza energetica, la soluzione migliore per raggiungere questo target climatico in tempo. Ma soprattutto come mostra il suo Brand Audit dei produttori europei di riscaldamento, il mercato sarebbe già pronto alla transizione.
Nel dettaglio EBB ha intervistato 49 produttori europei di tecnologie di riscaldamento valutandoli in base alla compatibilità climatica della loro offerta. Imprese di varie dimensioni e operanti in differenti paesi europei, ma ognuna con un peso specifico sul mercato. I risultati dell’indagine rivelano che oggi 19 aziende hanno già eliminato trasformato il loro portafoglio prodotti, vendendo principalmente sistemi di riscaldamento basati su energia rinnovabile in loco, come pompe di calore e sistemi solari termici.
leggi anche Rinnovabili termiche, in Europa cresce il contributo
Queste stesse società sostengono anche l’applicazione di un divieto alla vendita di sistemi a combustibili fossili, in linea con le recenti raccomandazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia di interrompere la produzione di nuove caldaie a gas entro il 2025 al fine di raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo.
“I risultati dimostrano che il mercato è pronto per entrare nell’era del riscaldamento rinnovabile”, spiega Davide Sabaddin , esperto di energia presso l’European Environmental Bureau. “E che la voce dei front leader è troppo spesso inascoltata nel dibattito politico. Dalla crisi climatica all’impennata dei prezzi dell’energia, le pompe di calore e il riscaldamento solare termico offrono la migliore soluzione disponibile alla sfida energetica. È giunto il momento che i decisori sostengano questa transizione e garantiscano che possiamo riscaldare le nostre case senza riscaldare il pianeta”.