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Riscaldamento pulito, non tutti gli europei possono permettersi le opzioni verdi

Una famiglia in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Portogallo o Romania può impiegare 10 anni in più di una in Francia, Germania o Italia per recuperare i costi di installazione di una pompa di calore. E oltre cinque in più per gli impianti solari termici

Riscaldamento pulito
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La ricerca di EBB sull’accesso alle soluzioni di riscaldamento pulito

(Rinnovabili.it) – Le nuove politiche di decarbonizzazione energetica hanno raggiunto in Europea anche il settore del riscaldamento domestico. Le nazioni – chi prima, chi dopo – hanno attivato regimi di sussidi e incentivi fiscali per la sostituzione dei tradizionali impianti a favore di sistemi più ecologici. Ma per conto della campagna Coolproducts.

Lo studio ha evidenziato come la maggior parte delle famiglie nei paesi a basso reddito non può permettersi di acquistare soluzioni più verdi. Per molti l’unica scelta possibile rimangono le caldaie a gas, segmento decisamente più economico grazie all’eccessivo sovvenzionamento che si porta dietro quasi ovunque. Nel dettaglio, secondo il EBB, una famiglia in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Portogallo o Romania può impiegare 10 anni in più di una in Francia, GermaniaItalia o Regno Unito per recuperare i costi di installazione di una pompa di calore. E oltre 5 anni in più in caso di impianti solari termici. 

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Nel dettaglio, lo studio identifica l’investimento iniziale richiesto per acquistare soluzioni di riscaldamento pulito come una delle ragioni principali alla base della lenta diffusione di questa tecnologia. Nonostante l’esistenza di incentivi per queste tecnologie, i prestiti, le sovvenzioni e le riduzioni fiscali non sono sufficienti a sostenere il cambiamento in modo ampio ed equo tra la popolazione. Nel contempo, si è evidenziato come, nella maggior parte dei casi, i governi utilizzano ancora schemi energetici “green” per finanziare l’installazione di nuove caldaie a gas; impianti che, in genere, costano tre volte meno di una pompa di calore.

“L’attuale sostegno statale per soluzioni di riscaldamento pulito in Europa è in gran parte inadeguato, rendendo realisticamente impossibile per la maggior parte delle famiglie nei paesi a basso reddito acquistare queste tecnologie”, spiega Davide Sabbadin, responsabile delle politiche di EEB. “Quel che è peggio è che i governi continuano a incentivare la vendita di caldaie a gas. Questo, insieme agli attuali sussidi ai combustibili fossili che mantengono basso il costo del gas, finirà per costringere l’Europa a bruciare le fonti fossili per i decenni a venire”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.