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Rinnovabili termiche, a che punto siamo?

Rinnovabili termiche, a che punto siamo?(Rinnovabili.it) – Il settore italiano delle rinnovabili termiche ha tutte le carte in regole per divenire il nuovo cavallo da traino nel comparto energetico green (e non solo), soprattutto in vista degli obiettivi imposti dall’Europa per il 2020. Per capire quali progressi sono stati raggiunti da questa “cenerentola” delle eco-energie a quattro anni dalla famosa direttiva europea 2009/28/CE, Amici della terra e C.A.R.T.E. hanno organizzato a Milano la quarta edizione della “Conferenza nazionale per le rinnovabili termiche”. “Fin dalla sua prima edizione – spiega Rosa Filippini, Presidente di Amici della Terra – abbiamo messo in luce le dimensioni dei consumi termici che, ricordiamo, rappresentano il 45% dei consumi totali di energia e,di conseguenza, la grande importanza delle fonti rinnovabili che incidono su di essi ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei al 2020”.

 

Il comparto rappresenta già oggi un’opportunità dal momento che la maggior parte di queste fonti sono già competitive e si sono affermate sul mercato senza incentivi, al contrario di quello che è accaduto per le fer elettriche. Fino ad oggi, però, le potenzialità di penetrazione delle rinnovabili nei consumi termici sono state costantemente sottostimate dalle previsioni governative, ritardando di conseguenza le relative politiche di promozione come dimostra la più recente SEN; il documento infatti, pur riconoscendo gli errori di valutazione compiuti dal Piano di Azione Nazionale (PAN) per le energie rinnovabili, non muta indirizzi e conferma le previsioni dei consumi di FER termiche per il 2020 ad un valore di 11 Mtep. La conferenza di Milano è servita dunque a suggerire alcune misure su cui basare le linee strategiche per il futuro:

• sviluppare i quadri conoscitivi e le statistiche sui consumi di rinnovabili termiche, per far emergere i consumi ancora non contabilizzati e per comprendere meglio il rilievo per l’economia nazionale delle diverse filiere tecnologiche;

• avviare delle azioni di informazione e comunicazione per famiglie e imprese al fine di promuovere e accelerare la diffusione delle rinnovabili termiche già competitive;

• rafforzare gli strumenti di regolazione come gli obblighi di integrazione delle rinnovabili negli edifici nuovi o ristrutturati, e monitorare l’effettivo rispetto degli obblighi da parte dei Comuni e delle Regioni;

• utilizzare le risorse disponibili per gli incentivi nei segmenti di mercato in cui le rinnovabili termiche non sono ancora competitive e per le tecnologie innovative in chiave di politica industriale.

• stabilizzare il regime delle detrazioni fiscali per gli interventi sugli edifici esistenti e varare finalmente il fondo di garanzia per gli investimenti nello sviluppo delle reti di teleriscaldamento.

 

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