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PNRR: il teleriscaldamento efficiente cresce con altri 29 progetti

teleriscaldamento efficiente
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Cresce la rete del teleriscaldamento efficiente alimentato a rinnovabili, calore di scarto e cogenerazione

(Rinnovabili.it) – Ben 330 km di reti di teleriscaldamento efficiente in Italia e 360 MW di impianti per il recupero di calore di scarto. Questi i due obiettivi chiave dell’investimento da 200 milioni di euro inserito nell’intervento Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). La misura è entrata in questi giorni nella piena operatività con la pubblicazione del Decreto n. 435 del 23/12/2022 da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Il provvedimento riporta le graduatorie del bando lanciato la scorsa estate e finalizzato a selezionare proposte progettuali per lo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficiente.

E mentre il Governo notifica il raggiungimento di tutti e 55 gli obiettivi previsti dal PNRR per il secondo semestre 2022, il Dicastero dell’Ambiente celebra la sua nuova “Milestone” dando il via libera al finanziamento di 29 progetti di teleriscaldamento in Italia. L’intervento dà priorità alle tecnologie efficienti, quelle basate sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento, supportando la costruzione di nuove reti o l’estensione di quelle esistenti.

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29 progetti in 9 Regioni

Le iniziative appartengono in realtà a sole nove regioni, ossia Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Trentino, Liguria, Lazio e Sardegna. Qui gli investimenti concessi attraverso il bando permetteranno al teleriscaldamento nazionale di crescere di altri 253 km. Facendo risparmiare al Paese circa 70 mila tonnellate equivalenti di petrolio l’anno. “Il conseguimento degli obiettivi ambientali del nostro Paese – commenta in una nota stampa il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto  – richiede  interventi a 360 gradi, incluso il sostegno al  teleriscaldamento efficiente per sostituire l’uso delle fonti fossili per contenere le emissioni inquinanti specialmente nei centri urbani. In questo modo il Ministero compie un importante passo avanti in direzione dell’efficienza e verso la riduzione dei consumi connessi alla climatizzazione degli edifici, in linea con gli impegni assunti a livello europeo e internazionale”. 

In contemporanea con la pubblicazione delle graduatorie, il GSE  ha messo on line sul proprio portale l’atto di impegno che i soggetti beneficiari – la cui proposta progettuale è rientrata in posizione utile per i finanziamenti – dovranno sottoscrivere entro il giorno 12 gennaio 2023. “Si ricorda – spiega il Gestore – che, in caso di ATI/RTI come soggetto beneficiario, l’atto di impegno, deve essere compilato dalla capofila e controfirmato da tutti i componenti dell’associazione temporanea d’impresa”.

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