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Nuovo Conto Termico, cosa chiedono le Regioni

Conto termico, dal GSE le regole applicative

Nuovo Conto Termico, cosa chiedono le Regioni

 

(Rinnovabili.it) – Lo schema del Nuovo Conto Termico esce dalla Conferenza Unificata delle Regioni e Provincie autonome con un deciso sì ma condizionato ad alcune richieste. Gli enti, come da regolamento, hanno analizzato la bozza del nuovo decreto recante l’ “Aggiornamento del sistema di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, provvedimento che andrà a sostituire il DM 28 dicembre 2012.

L’intesa raggiunta dalla conferenza è tuttavia vincolata all’accoglimento di alcune raccomandazioni, a partire dalla richiesta che venga ampliata la platea dei beneficiari per la categoria 1 – interventi di incremento dell’efficienza energetica – includendo gli enti privati non soggetti o esenti Ires (es. ONLUS, Associazioni, Fondazioni, Società Cooperative, Imprese sociali ecc.) che non possono avvalersi di detrazioni fiscali per mancanza di reddito imponibili ai fini Ires.

 

Inoltre le Regioni chiedono l’integrazione di un emendamento in base al quale il comma 4 dell’articolo 6, è sostituito dal seguente: “In alternativa a quanto previsto dal comma 3, e fatto salvo l’avvio ad intervento concluso della procedura di accesso diretto all’incentivo, le amministrazioni pubbliche possono presentare al GSE una scheda-domanda a preventivo per la prenotazione dell’incentivo e beneficiare di un anticipo non superiore al 35% nei casi in cui le stesse, con proprio atto e sulla base di un disciplinare sottoscritto con il GSE, secondo il modello messo a disposizione dal MISE entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente decreto, e accompagnato da una diagnosi energetica, abbiano individuato gli interventi da realizzare oggetto della procedura di appalto”.

 

Ricordiamo la nuova bozza del Conto Termico aggiunge tre nuove tipologie di interventi incentivabili: la trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB); la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti e l’installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Inoltre la taglia massima incentivabile per gli impianti di produzione energetica rinnovabile passa da 1 MW a 2 MW.

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