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UE: come installare almeno 40 mln di nuove pompe di calore entro il 2030

La Commissione europea sta raccogliendo le opinioni di cittadini e imprese sugli ostacoli alla diffusione delle pompe di calore, in preparazione del nuovo Piano d'azione dedicato

nuove Pompe di calore
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Bruxelles prepara il piano d’azione per accelerare il mercato e la diffusione delle nuove pompe di calore

(Rinnovabili.it) – Velocizzare i progressi nella decarbonizzazione energetica. Creare le condizioni per il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffrescamento rinnovabili. Sostenere la competitività dell’industria comunitaria dell’energia pulita. Questi i tre cardini su cui sarà impostata la nuova iniziativa UE sulle pompe di calore

La Commissione Europea sta mettendo a punto il piano d’azione per accelerarne la diffusione nell’UE, con l’obiettivo di consentire l’installazione di 40 milioni di nuove pompe di calore entro la fine di questo decennio. Un target ambizioso che deve superare però una serie di ostacoli. Da quelli prettamente strutturali (ad esempio, gli elevati costi iniziali di questa tecnologia) a quelli normativi, dalla lacune informative ai fallimenti del mercato, passando per i limiti dell’industria e della catena del valore e le carenze delle competenze. Ecco perché l’esecutivo UE punta ad un approccio integrato in tutti i settori d’intervento.

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L’iniziativa UE nel dettaglio

Il piano d’azione, spiega Bruxelles, si fonderà su quattro elementi: 

  1. Una piattaforma o un acceleratore che riunisca la Commissione, gli Stati membri, il settore, gli istituti finanziari e gli enti di formazione lungo tutta la catena del valore delle pompe di calore per accelerarne la diffusione in maniera organica alla prestazioni della rete elettrica 
  2. Un’attenzione particolare alla comunicazione e un partenariato dedicato alle competenze nel settore delle pompe di calore”. 
  3. Un quadro normativo ad hoc che aggiorni le direttive sull’ecodesign e l’etichetta energetica, con la possibilità di riformulare anche i provvedimenti sulla prestazione energetica in edilizia, sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili o sul mercato elettrico.
  4. Finanziamenti più accessibili. “Il piano d’azione – scrive la Commissione europea – individuerà le possibilità di finanziamento per la diffusione delle nuove pompe di calore individuali e per le reti di riscaldamento alimentate da grandi pompe di calore nell’ambito di strategie di riscaldamento e raffrescamento a livello locale e regionale, specialmente per le persone meno abbienti, come le persone in condizioni di povertà energetica”. 

Il lavoro dell’Esecutivo UE terrà conto anche delle opinioni di cittadini e stakeholder. La commissione ha lanciato proprio in questi giorni un invito ai portatori di interessi per presentare opinioni, posizioni e idee in merito agli ostacoli nel settore. I feedback saranno analizzati e impiegati come base “per arrivare a una visione comune delle risposte politiche pertinenti”.

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