Continua a crescere la Germania, mentre l’Italia - secondo mercato europeo - registra un altro risultato negativo sul grafico dellla propria crescita a causa dell'incertezza normativa e di incentivi depotenziati
Per il Bel Paese gli ostacoli amministrati, la scarsa attrattività di un bonus 55% depotenziato e il ritardo nell’emanazione del Conto Energia Termica hanno determinato un blocco alla crescita impetuosa registrata invece tra il 2005 e il 2008. Ecco allora che l’Italia si deve accontentare, nonostante un’industria matura ed attenta ed un Piano d’Azione Nazionale che inquadra le rinnovabili termiche nella giusta direzione, di soli 290 MWth di nuva capacità istallata per un totale di 415mila m2.
Infine, secondo il rapporto, sia i sistemi di grandi dimensioni (superiori a 35 kWth) per le applicazioni di riscaldamento e raffreddamento commerciali e sistemi “maxi” (superiori a 350 kWth), utilizzati nel teleriscaldamento o nei processi industriale hanno registrato un andamento positivo. Tuttavia, questi dati positivi non sono in grado da soli di compensare il calo registrato in segmenti di mercato più tradizionali, come nel caso della produzione di acqua calda per le abitazioni unifamiliari.